«Il centrodestra deve scegliere subito il successore di Tarantini»
Riserbato (Puglia prima di tutto) ospite di Traniweb
giovedì 30 dicembre 2010
«Il centrodestra di Trani deve scegliere subito il successore di Tarantini. Non possiamo regalare vantaggi agli avversari. Le forze politiche di maggioranza si adoperino per individuare il candidato sindaco in tempi brevi, possibilmente nei primi mesi del 2011». Gigi Riserbato, presidente del consiglio provinciale e consigliere comunale di Trani, ha fretta di dare un volto al prossimo leader della coalizione tranese. «Abbiamo vissuto un anno interlocutorio – spiega il consigliere della Puglia prima di tutto – ma con tendenza al positivo. Sono stati avviati tanti progetti che vedranno la maturazione nel prossimo anno. Ci sono delle criticità evidenti che vanno affrontate di petto e senza indugi. Penso alla soppressione del passaggio a livello di via Corato e soprattutto al parcheggio interrato di piazza XX settembre per i quali suggerisco l'istituzione di due commissioni consiliari permanenti. Più in generale, occorre migliorare l'apparato del Comune di Trani: più dirigenti ed a tempo pieno. Non è un semplice slogan, ma una priorità per una città co-capoluogo di provincia».
In questi giorni sta tenendo banco la querelle edilizia. I ricorsi accolti dal Tar sul piano urbanistico generale rischiano di inficiare il percorso fin qui avviato: «Non ho letto le sentenze, quindi mi riservo analisi più dettagliate in seguito. E' innegabile che qualche preoccupazione possa sorgere a questo punto del percorso, ma la partita non è ancora chiusa anche dal punto di vista giudiziario. Sotto il profilo politico, le sentenze del Tar certificano la sconfitta della logica urbanistica voluta dall'amministrazione regionale di centrosinistra. Il Comune, in fase di concertazione del piano, non poteva non considerare le direttive indicate dall'assessore Barbanente. Adesso verifichiamo che le limitazioni edificatorie sono state ritenute penalizzanti dal tribunale amministrativo. Aspetto di ascoltare la diretta interessata sull'argomento, le polemiche di paese lasciano invece il tempo che trovano».
Riserbato guarda con soddisfazione anche al lavoro svolto in provincia. «Il 2010 è stato un anno politicamente positivo che mi ha permesso di consolidare una posizione istituzionale legittimata dal lavoro svolto. Eravamo attesi da diversi banchi di prova: l'approvazione dello statuto e dei regolamenti, l'istituzione delle commissioni. Dovevamo, in sostanza, normalizzare una vita amministrativa che, nel 2009, era stata improntata sull'improvvisazione. I risultati li abbiamo ottenuti anche se le dinamiche campanilistiche hanno messo a dura prova il percorso del nuovo Ente. Sono convinto che le frizioni con Barletta rientreranno a breve e che si darà finalmente corpo a quell'idea di policentrismo che è stata ispiratrice della nascita dell'Ente. La Bat resta tuttora una scommessa per questa classe politica. Spetta a noi vincerla con comportamenti responsabili, senza mettere in discussione qualsiasi decisione venga presa».
Per il prossimo anno, Riserbato ha le idee chiare: «Confido di vedere all'opera, a partire da gennaio, 23 nuovi dipendenti motivati. Lascio ad altri le polemiche sui concorsi. La gestione e le modalità delle selezioni, volenti o nolenti, erano una prerogativa esclusiva del dirigente che ha portato a casa il risultato, che piaccia o no. Adesso abbiamo bisogno di gente motivata che sappia affrontare con grandi stimoli una quotidianità complessa come quella della Bat. Spero anche che vengano colmate le caselle degli assessorati non ancora assegnati per rispondere al meglio alle istanze del territorio». In questo percorso di crescita, Trani che ruolo deve avere? «Finora la nostra città ha vissuto in sordina le questioni amministrative legate alla strutturazione della Bat. I segnali però iniziano a giungere: a Trani verranno dislocati uffici ed assessorati importanti, non da meno è il colpo messo a segno con l'attivazione dell'istituto alberghiero, per il quale desidero ringraziare l'assessore Pompeo Camero. Capisco le rimostranze di Margherita, ma il confronto con Trani non poteva competere sul campo dei servizi turistici. Trani vive di turismo tutto l'anno, questo indirizzo legittima la prerogativa del territorio. Margherita avrà modo e tempo per ritagliarsi autorevoli vetrine».
In questi giorni sta tenendo banco la querelle edilizia. I ricorsi accolti dal Tar sul piano urbanistico generale rischiano di inficiare il percorso fin qui avviato: «Non ho letto le sentenze, quindi mi riservo analisi più dettagliate in seguito. E' innegabile che qualche preoccupazione possa sorgere a questo punto del percorso, ma la partita non è ancora chiusa anche dal punto di vista giudiziario. Sotto il profilo politico, le sentenze del Tar certificano la sconfitta della logica urbanistica voluta dall'amministrazione regionale di centrosinistra. Il Comune, in fase di concertazione del piano, non poteva non considerare le direttive indicate dall'assessore Barbanente. Adesso verifichiamo che le limitazioni edificatorie sono state ritenute penalizzanti dal tribunale amministrativo. Aspetto di ascoltare la diretta interessata sull'argomento, le polemiche di paese lasciano invece il tempo che trovano».
Riserbato guarda con soddisfazione anche al lavoro svolto in provincia. «Il 2010 è stato un anno politicamente positivo che mi ha permesso di consolidare una posizione istituzionale legittimata dal lavoro svolto. Eravamo attesi da diversi banchi di prova: l'approvazione dello statuto e dei regolamenti, l'istituzione delle commissioni. Dovevamo, in sostanza, normalizzare una vita amministrativa che, nel 2009, era stata improntata sull'improvvisazione. I risultati li abbiamo ottenuti anche se le dinamiche campanilistiche hanno messo a dura prova il percorso del nuovo Ente. Sono convinto che le frizioni con Barletta rientreranno a breve e che si darà finalmente corpo a quell'idea di policentrismo che è stata ispiratrice della nascita dell'Ente. La Bat resta tuttora una scommessa per questa classe politica. Spetta a noi vincerla con comportamenti responsabili, senza mettere in discussione qualsiasi decisione venga presa».
Per il prossimo anno, Riserbato ha le idee chiare: «Confido di vedere all'opera, a partire da gennaio, 23 nuovi dipendenti motivati. Lascio ad altri le polemiche sui concorsi. La gestione e le modalità delle selezioni, volenti o nolenti, erano una prerogativa esclusiva del dirigente che ha portato a casa il risultato, che piaccia o no. Adesso abbiamo bisogno di gente motivata che sappia affrontare con grandi stimoli una quotidianità complessa come quella della Bat. Spero anche che vengano colmate le caselle degli assessorati non ancora assegnati per rispondere al meglio alle istanze del territorio». In questo percorso di crescita, Trani che ruolo deve avere? «Finora la nostra città ha vissuto in sordina le questioni amministrative legate alla strutturazione della Bat. I segnali però iniziano a giungere: a Trani verranno dislocati uffici ed assessorati importanti, non da meno è il colpo messo a segno con l'attivazione dell'istituto alberghiero, per il quale desidero ringraziare l'assessore Pompeo Camero. Capisco le rimostranze di Margherita, ma il confronto con Trani non poteva competere sul campo dei servizi turistici. Trani vive di turismo tutto l'anno, questo indirizzo legittima la prerogativa del territorio. Margherita avrà modo e tempo per ritagliarsi autorevoli vetrine».