Il comitato Pozzo Piano chiude i battenti dopo otto anni di attività

"La complessità delle sfide da affrontare richiede una quantità di tempo e di energie che non possiamo più garantire "

martedì 19 luglio 2022 8.39
Una notizia di questo genere, con dimissioni definite "irrevocabili", non solo non dovrebbe passare inosservata ma costituire un segnale profondo, quasi una bandiera bianca di resa di fronte a una "complessità di sfide" da affrontare troppo alta.

Se fosse possibile, l'intera comunità - e non solo dei i residenti nel quartiere - ma anche l'amministrazione, proprio come ha di recente fatto il Presidente della Repubblica con il Presidente del Consiglio in carica, dovrebbe prendere queste dimissioni e respingerle.

Il comitato Pozzo Piano infatti in questi anni, a partire dalla battaglia condotta per la strettoia che oggi è diventato un transito più che agevole e che aveva costituito l'origine della propria Costituzione, è stato un modello di partecipazione cittadina alla Cosa Pubblica professionale, garbato e rispettoso pur se e energico e determinato: un interlocutore di un intero quartiere con la Amministrazione avente il solo fine di migliorare la qualità della vita dei suoi residenti.

"La complessità delle sfide da affrontare richiede una quantità di tempo e di energie che non possiamo più garantire": si legge nel comunicato, e pensare che ora il comitato, con la sua presidente instancabile e "pasionaria" Rosanna Nenna tiri oggi i remi in barca rende sicuramente la città più povera.

Il comunicato, che pubblichiamo integralmente, è sottoscritto dalla presidente Rosanna Nenna e da tutti i componenti del consiglio direttivo.

Dopo otto anni di ininterrotta attività il comitato "Pozzopiano" conclude il suo percorso di impegno civico a favore del quartiere e della città. Con il verbale datato martedì 12 luglio, redatto al termine della riunione straordinaria, la Presidente Rosanna Nenna e tutti i membri del Direttivo hanno deciso di rassegnare le loro irrevocabili dimissioni, decretando di fatto la cessazione di tutte le attività. Comprendiamo che la notizia possa sembrare un "fulmine a ciel sereno" ma chi ci conosce bene sa che era nell'aria da molto tempo.

È dal giorno in cui la "strettoia" di Pozzopiano è stata derubricata dagli obiettivi che abbiamo cominciato a discuterne. Molti non sanno, infatti, che nel 2014 il comitato nacque proprio per perseguire in primis lo scopo dell'allargamento. Quel muro era la nostra battaglia perché, oltretutto, era per noi anche un simbolo dell'immobilismo e di una burocrazia soporifera.

Volevamo provare a fare qualcosa come cittadini attivisti, come volontari disinteressati e alla fine ci siamo riusciti. L'abbattimento di quel muro fu per noi (e lo è tuttora) motivo di grande gioia e orgoglio ma eravamo altresì ben consapevoli che da quel momento in poi avremmo dovuto ridare slancio alle nostre attività, per affrontare le numerose criticità del quartiere: dalla mancanza di un parco alla viabilità, dalla carenza di parcheggi alle questioni legate alla sicurezza, dalle nuove lottizzazioni al mercato settimanale, etc.

Se si vogliono avanzare proposte costruttive o alzare barricate è necessario uno studio accurato delle problematiche, l'organizzazione di gruppi di lavoro e degli incontri con Amministratori, professionisti, imprenditori, etc. Ci abbiamo provato in questi due anni ma problemi di carattere personale, impegni familiari, motivi di salute hanno costretto Rosanna Nenna, nostra infaticabile Presidente e "animatrice", e alcuni membri del Direttivo ad essere sempre meno presenti.

Malgrado questo abbiamo continuato ad esserci e a farci sentire, al meglio delle nostre possibilità, ma per onestà intellettuale e con pragmatismo dobbiamo prendere atto che la complessità delle sfide da affrontare richiede una quantità di tempo e di energie che non possiamo più garantire.

È una decisione sofferta e radicale ma chiudiamo con la serenità di chi sente di aver fatto al meglio il proprio lavoro, di chi ha fatto sentire la sua voce con garbo ma con determinazione, di chi ha perseguito interessi collettivi senza tornaconti personali, di chi ha provato a fare qualcosa, giusta o sbagliata che sia, e non si è fatto vincere dalla rassegnazione.

Un doveroso saluto va a tutti gli attivisti che hanno fatto dei pezzi di strada con noi, a tutti gli amministratori comunali che si sono susseguiti in questi anni, anche a coloro che ci hanno sbattuto le porte in faccia perché ci hanno insegnato a riconoscere la buona politica quella cattiva. E soprattutto, attraverso queste righe, salutiamo Voi, tutti i residenti della zona sud di Trani che ci avete dato fiducia e che ci avete sostenuto in tantissime occasioni.