Aggressione a un settantenne? Lima non ci sta e attacca

Dopo le accuse dell'avvocato dei Bruno, il consigliere comunale annuncia azioni giudiziarie

martedì 9 febbraio 2016 18.03
Dopo l'aggressione e le versioni contrastanti sulla vicenda che lo ha visto vittima, Raimondo Lima decide di rompere il silenzio con una nota ufficiale. «Apprendo - scrive - con sconcerto, dai media, come l'incresciosa vicenda che, mio malgrado, mi ha visto coinvolto e danneggiato, ledendo la mia persona, venga riportata in maniera totalmente diversa da quanto realmente verificatosi, nel chiaro tentativo di strumentalizzare quanto accaduto. È bene, e doveroso, precisare che - sottolinea - non mi sono reso assolutamente responsabile di comportamenti illegittimi a danno di chicchesia ma, anzi, ho dovuto subire una aggressione verbale e fisica, alla quale non ho reagito in alcun modo, pensando solo a proteggermi dalla furia degli aggressori».

«Ho ritenuto opportuno - prosegue - fare un comunicato stampa personalmente e non a mezzo di interposte persone, proprio perchè non è mio intendimento nè strumentalizzare nè modificare i reali accadimenti verificatisi e comunque non posso fare a meno di stigmatizzare che la conclamata età di settanta anni indicata nel comunicato stampa del legale della famiglia Bruno non esime certamente chicchesia dal seguire le regole del retto vivere e della convivenza pacifica. Naturalmente, sarà mia cura interessare le competenti autorità giudiziarie anche delle infondate e strumentali accuse che mi sono state mosse».

«È mio preciso intendimento, comunque, nonostante le violenze e le intimidazioni subite in questi ultimi tempi, portare avanti la nostra battaglia politica per la trasparenza», assicura. «Colgo l'occasione attraverso la presente per ringraziare tutti coloro che a vario titolo mi hanno dimostrato solidarietà. Quella trascorsa non è stata certamente una bella giornata, ma una cosa ve la assicuro: da ieri - conclude - sono ancora più forte».