Il Tempio di Giano lasciato in stato di totale abbandono

Monumenti di Trani, nuovo affondo di Cosimo Nenna. La vegetazione sta minando la struttura soprattutto nella copertura a cupola

mercoledì 11 maggio 2011
Cosimo Nenna (segretario della Federazione della Sinistra) alla lettera della responsabile della Soprintendenza aggiunge dell'altro pepe: «Ad avvalorare quanto rilevato da Daniela Tansella circa la mancanza di sensibilità di chi governa Trani verso il patrimonio artistico, basta vedere come sta andando in rovina uno dei più significativi monumenti storici tranesi. Impegnata a rifare piazze e a creare rotonde (l'ultima, quella di via Istria, è un vero rompicapo per gli automibilisti, del genere come ti complico una viabilità facile), l'amministrazione lascia andare in rovina il Tempio di Giano, risalente all'XI secolo, unico per tipologia nella nostra regione, situato al confine tra Trani e Bisceglie sulla provinciale Bisceglie-Andria. La vegetazione sta minando la struttura soprattutto nella copertura a cupola centrale. All'interno il pavimento è un tappeto di escrementi di uccelli e altri animali che accedono attraverso le due entrate ad inferriate. Una semplice rete appoggiata al muro, che un bambino di pochi può spostare senza alcuno sforzo, dovrebbe vietare l'accesso alla struttura».

Nenna prosegue: «A testimonianza della importanza storica di questo monumento protoromanico (il Tempio e la vicina chiesa di Santa Maria di Giano, quest'ultima in territorio di Bisceglie, anche se distante poche centinaia di metri, prendono il nome dall'antico "locus Januae" nel quale insistevano diversi casali) il Comune di Trani provvide molti anni fa a restaurare l'antico tempio creando anche un vialetto di accesso per i visitatori e includendolo negli itinerari artistici extra moenia. Lo stesso, il Comune fece per Santa Geffa, soltanto che questo ipogeo paleocristiano può ritenersi più fortunato perchè affidato alle cure della cooperativa Xiao Yan che ha ulteriormente valorizzato anche il luogo circostante».