Incarichi legali al Comune, Api contesta gli affidamenti
«Ignorato l'avviso pubblico del 2009». Moscatelli chiede: «Come vengono scelti gli avvocati?»
mercoledì 3 agosto 2011
Il 10 febbraio del 2009, l'allora dirigente della seconda ripartizione del Comune di Trani (Rossella Titano) pubblicò un avviso pubblico per la formazione di una lista di accreditamento speciale per l'affidamento di incarichi di difesa legale in favore del Comune di Trani. Un gesto, questo, diretto a creare pari opportunità ed evitare che gli incarichi legali fossero affidati in maniera diversa. Lo stesso dirigente acquisì il parere dell'Ordine degli avvocati in merito ai requisiti richiesti per essere inseriti nella speciale lista di accreditamento. Di tutto questo, ovviamente, c'è solo il ricordo.
Sull'albo pretorio del Comune di Trani, Alleanza per l'Italia ha rinvenuto undici determinazioni dirigenziali, adottate tra maggio e giugno del 2011, di conferimento di incarico ad avvocati in difesa del Comune di Trani. In nessuna di queste determinazioni si fa riferimento all'adozione dei criteri di scelta del professionista né, tanto meno, alla speciale lista di accreditamento istituita nel 2009. «Si tratta di una mera omissione formale o i dirigenti hanno provveduto a nominare i legali con criteri diversi e sconosciuti?». Se lo chiede Alessandro Moscatelli e la domanda è più che legittima.
«Quali sono - prosegue Moscatelli - i criteri utilizzati per l'affidamento di contenziosi anche dinanzi al giudice di pace di Trani a professionisti di Bari ovvero ad avvocati con pochissima anzianità di iscrizione all'albo o ad una avvocatessa per due volte? Nell'avviso pubblico predisposto dalla Titano è previsto che gli affidamenti fiduciari diretti, senza procedura comparativa, sono possibili solo nel caso in cui nessuno dei candidati interpellati produca il richiesto preventivo ovvero quando la particolare complessità della causa e la eventuale predente difesa, con esito vittorioso, sia stata affidata ad un avvocato specialista della materia. In tal caso la complessità della causa deve essere motivata nel provvedimento di affidamento dell'incarico dal dirigente competente per il servizio che ha generato il contenzioso. Nulla di tutto questo si rinviene nelle determinazioni dirigenziali pubblicate».
Sull'albo pretorio del Comune di Trani, Alleanza per l'Italia ha rinvenuto undici determinazioni dirigenziali, adottate tra maggio e giugno del 2011, di conferimento di incarico ad avvocati in difesa del Comune di Trani. In nessuna di queste determinazioni si fa riferimento all'adozione dei criteri di scelta del professionista né, tanto meno, alla speciale lista di accreditamento istituita nel 2009. «Si tratta di una mera omissione formale o i dirigenti hanno provveduto a nominare i legali con criteri diversi e sconosciuti?». Se lo chiede Alessandro Moscatelli e la domanda è più che legittima.
«Quali sono - prosegue Moscatelli - i criteri utilizzati per l'affidamento di contenziosi anche dinanzi al giudice di pace di Trani a professionisti di Bari ovvero ad avvocati con pochissima anzianità di iscrizione all'albo o ad una avvocatessa per due volte? Nell'avviso pubblico predisposto dalla Titano è previsto che gli affidamenti fiduciari diretti, senza procedura comparativa, sono possibili solo nel caso in cui nessuno dei candidati interpellati produca il richiesto preventivo ovvero quando la particolare complessità della causa e la eventuale predente difesa, con esito vittorioso, sia stata affidata ad un avvocato specialista della materia. In tal caso la complessità della causa deve essere motivata nel provvedimento di affidamento dell'incarico dal dirigente competente per il servizio che ha generato il contenzioso. Nulla di tutto questo si rinviene nelle determinazioni dirigenziali pubblicate».