Inchiesta Standard & Poor's, sequestrata una e-mail interna

Notificato dal pm di Trani Ruggiero un avviso di conclusione delle indagini. Ecco il testo della mail che accusa l'agenzia di rating

venerdì 29 giugno 2012 18.48
Il giorno in cui Standard & Poor's ha declassato l'Italia, il 13 gennaio 2012, esprimendo giudizi negativi anche sulle banche, il responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, ha inviato una mail agli autori del report contestando loro di aver espresso giudizi contrari alla realtà sul sistema bancario. La mail è stata depositata, assieme a nuovi atti, dal pm di Trani Michele Ruggiero, che ha fatto notificare ai vertici di S&P un avviso di conclusione delle indagini preliminari.

A darne notizia è l'agenzia di stampa Ansa che, in un successivo lancio, ha reso pubblico il contenuto dell'email. Il contenuto del messaggio sequestrato dalla procura di Trani e dalla Guardia di finanza di Bari durante l'indagine per manipolazione del mercato su Standard & Poor's, conferma a giudizio di fonti inquirenti l'inattendibilità dei giudizi di rating espressi da S&P sull'Italia. Questo il testo dell'atto sequestrato dal pm tranese Michele Ruggiero, scritto in inglese il 13 gennaio 2012 dal responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, a due dei tre analisti indagati, Eileen Zhang e Moritz Kraemer, autori assieme a Franklin Crawford Gill, del report di declassamento di due gradini del debito sovrano dell'Italia da (A a BBB+) reso noto nello stesso giorno:

Ciao Eileen e Moritz. Ho provato a chiamarvi entrambi. Ho il RU dell'Italia e vedo una frase proprio all'inizio dove menzionate "La vulnerabilita" crescente dell'Italia ai rischi di finanziamenti esterni, considerato l'elevato livello di presenza esterna nel settore finanziario e in quello del debito pubblico. Eileen, non mi hai detto questa frase ieri, e non è giusto che tu dica che c'è un elevato livello di vulnerabilità ai rischi di finanziamenti esterni. Attualmente è proprio il contrario, uno dei punti di forza delle banche italiane è stato proprio il limitato ricorso/appello ai finanziamenti esterni o all'ingrosso. Per favore rimuovi il riferimento alle banche! Grazie. Renato.

Dalla mail - sempre a giudizio di fonti vicine alle indagini - emergono anche i contrasti tra analisti al vertice della società di rating e la deliberata volontà di declassare l'Italia pur in assenza dei presupposti, come implicitamente dichiarato dagli stessi analisti il giorno stesso del declassamento.