Indietro nel tempo al 18 settembre del 1943

Intervista esclusiva a Scandamarro, sopravvissuto alla strage nazista. Il racconto, 69 anni dopo, di ciò che accadde in piazza Vittorio Emanuele

venerdì 9 marzo 2012 11.05
A cura di Francesca Corraro
Raffaello Piracci non ebbe esitazioni nel paragonare questa storia «alle lotte dei comuni medievali italiani contro le forze dell'impero germanico, perché in quel giorno si ebbe l'accordo tra i massimi poteri cittadini: civile, religioso, politico». Quel giorno è il 18 settembre del 1943, la storia è quella del rastrellamento dei 50 cittadini tranesi da fucilare, numero proporzionale ai cinque soldati tedeschi uccisi nei pressi del cimitero di Trani. Teatro dell'evento è la seconda seconda guerra mondiale, la testimonianza per il nostro portale è di uno dei sopravvissuti alla strage nazista, Giuseppe Scandamarro che ricorda, 69 anni dopo, ciò che accadde nell'allora piazza Vittorio Emanuele.
L'arrivo del re Vittorio Emanuele III a Trani, in piazza XX Settembre (5 ottobre 1943) per la consegna delle onoreficenze a Giuseppe Pappolla - podestà di Trani, a mons. Francesco Petronelli - arcivescovo di Trani e a mons. Raffaele Perrone - vicario generale.