Isole ecologiche interrate e informatizzate, Legambiente Trani: «Soluzione costosa e puramente estetica»

Per l'associazione non rappresenta un'alternativa valida al "porta a porta"

venerdì 18 settembre 2020
In attesa che gli oppositori alla raccolta differenziata porta a porta rendano pubblici i loro dati, noi vi raccontiamo la storia delle Isole ecologiche interrate e informatizzate.

Quella che viene sbandierata come un'alternativa innovativa ed economica al vetusto sistema, ormai superato del Porta a Porta, abbiamo scoperto non essere né così nuova, né così economica e che l'interramento non ha mai migliorato né le percentuali di raccolta differenziata né portato ad un abbassamento della Tari, ma è una soluzione costosa e puramente estetica che può aver senso solo in specifici e limitatissimi contesti urbani.

Solo in Puglia è documentata una ventennale storia di fallimenti e di milioni di euro buttati letteralmente nella spazzatura, in cui a rimetterci sono stati solo i cittadini, l'ambiente e il decoro urbano:

1) Bari, anno 2003 soldi spesi: € 1.140.853,29€ + 100.000€

"l'AMIU Bari aveva deciso di installare 25 isole ecologiche computerizzate in alcuni quartieri pilota (Murat, Madonnella e Libertà) 25 isole ecologiche computerizzate, delle quali 10 fuori terra e 15 interrate per la raccolta differenziata dei rifiuti ." Risultato? FALLITO! Eliminate le ultime nel nel 2015 con una spesa di rimozione di 100.000 €

Fonti:( https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/cronaca/15_giugno_05/isole-ecologiche-progetto-fallito-l-amiu-ha-rimosso-ultime-tre-c4864f78-0b96-11e5-9417-6546502a42cd.shtml?refresh_ce-cp ) ( https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=vDdBKcxS5nw ).

2) Brindisi , anni 2003/2004 soldi spesi: € 726.091,72

Il progetto di realizzazione di Isole Ecologiche Interrate " era stato presentato come il sistema ideale per garantire un risparmio economico agli utenti più virtuosi in quanto le stesse erano state dotate di dispositivi, in grado di identificare il conferitore. Ne furono costruite otto, completamente automatizzate" Risultato? FALLITO! Sono state semplicemente abbandonate al degrado ed agli atti di vandalismo che hanno causato consistenti danni e costi aggiuntivi per la comunità

Fonte: ( https://www.brindisireport.it/cronaca/isole-ecologiche-interrate-un-milione-di-euro-buttati-al-vento-dal-comune.html )

3) Foggia , anno 2006 soldi spesi: € 2.053.295,91

Nel comune vengono installate 30 isole ecologiche interrate, dotate di sensore per la lettura di tessere magnetiche. Risultato? FALLITO! Questi impianti hanno funzionato male per circa due anni, poi sono stati abbandonati

Fonti: (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/07/28/foggia-lo-scandalo-delle-isole-ecologiche-gli.html http://www.uomoplanetario.org/2018/04/meditate-sul-fallimento-delle-isole-ecologiche-automatizzate-di-foggia/ http://www.statoquotidiano.it/05/09/2011/una-storia-di-ordinario-spreco-le-isole-ecologiche-di-foggia/55718/ )

4) San Giovanni Rotondo , soldi spesi: €298.367,00

Anche a San Giovanni Rotondo, si inaugura le isole ecologiche intelligenti, ma poi... Risultato? FALLITO! Prendendo atto delle continue avarie, viene stabilita la cessazione del loro utilizzo.

Fonte: (http://ilfattodelgargano.it/attualita/item/3667-san-giovanni-r-le-isole-ecologiche-saranno-rimosse.html).

5) Margherita di Savoia , Isola Ecologica Informatizzata…...la stiamo ancora cercando

L'elenco potrebbe continuare, più leggiamo e più ci rendiamo conto di quanto danno possa arrecare alla nostra bella città, la delirante campagna disfattista che da alcune settimane imperversa sui social e nei condomini. Quanto costerebbe a Trani un sistema basato su isole ecologiche informatizzate? Abbiamo preso come esempio i dati della città di Fabriano: "appalto per il servizio di noleggio con fornitura, installazione e gestione di 40 isole ecologiche smart". L'appalto prevede "noleggio per 9 anni delle infrastrutture comprensive della fornitura dell'isola e della gestione del bene e del sistema software" di 40 isole ecologiche informatizzate per la copertura di un utenza di 5000 persone al costo annuo di 192.303,16€ esclusi i costi di raccolta dei rifiuti. Trani 55.0000 abitanti, con questo sistema avremmo un aggravio di costi annui di circa 2 milioni di euro

Fonte(http://www2.comune.fabriano.an.it/concorsi/Archivi/451_CAPITOLATO.pdf?random=1542068679).

Già in passato vi sono state amministrazioni che hanno impiegato i soldi di AMIU per coprire i costi di feste e concerti, ma sperperarli alle "macchinette" sembra davvero troppo!.

Invitiamo la cittadinanza a sostenere attivamente il passaggio al Porta a Porta per quanto prima diminure il conferimento di rifiuti indifferenziati. Se noi cittadini non ci abituamo alla differenziazione dei materali non sarà possibile migliorare il sistema di raccolta e diminuire l'impatto ambientale. Con un tale finalità si invita l'attuale come qualsivoglia futura amministrazione ad un percorso coerente evitando di formare del personale per poi affidare a cooperaive esterne la prosecuzione di attività e servizi che richiedono profesionalità, costanza, competenza e motivazione anche da parte degli opertori al fine di procedere tutti insieme verso il progressivo traguardo di "rifiuti zero".

- Legambiente Trani