L’arte presepistica di Trani conquista Roma

L'opera di Tito, Giusi e Pasquale Verrigni alla mostra internazionale "100 presepi"

lunedì 29 dicembre 2008
L'arte presepistica di Trani conquista Roma. Un presepe, realizzato dai tranesi Tito, Giusi e Pasquale Verrigni, partecipa alla 33ª edizione della rassegna internazionale d'arte presepiale "100 presepi". L'evento in programma fino al prossimo 6 gennaio nelle sale del Bramante presso la chiesa di Santa Maria del Popolo sita a piazza del Popolo , è organizzato dalla Rivista delle Nazioni, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana.

Alla rassegna, nata nel 1976 per far rinascere l'amore per una tradizione natalizia tipicamente italiana, annualmente partecipano circa 200 presepi provenienti da tutte le regioni italiane e 50 provenienti invece da 50 paesi esteri. Le opere esposte, realizzate con i materiale più vari e nei stili più diversi (da quelle classiche del seicento e settecento napoletano e siciliano e dell'ottocento romano a quelle avveniristiche espresse con cristalli, ferro e luci colorate o fantasiose come motori d'auto, televisori, damigiane e altro) sono di artisti e artigiani italiani e stranieri, collezionisti, amatori, studenti di scuole elementari e medie, rappresentanti di associazioni culturali e impegnate nel sociale, di Enti statali e locali e da musei nazionali ed esteri.

Tito, Giusi e Pasquale Verrigni non solo sono gli unici tranesi a partecipare alla mostra ma sono anche gli unici a rappresentare l'intera Puglia. L'opera esposta, in stile ‘700 napoletano, è realizzata interamente in sughero ed è alta circa 70 cm e larga 50 cm inoltre è visibile su quattro lati poiché è posta su di un capitello.

Per quanti si troveranno a Roma durante il capodanno, la mostra sarà aperta ininterrottamente dalle 9.30 alle 20.00, fino al 6 gennaio 2009. Inoltre, nei giorni 3, 4 e 5 gennaio 2009 vi sarà un'apertura prolungata fino alle ore 22.00. Per informazioni www.100presepi.it

A cura di Angelo di Cugno