La Cgil lascia gli uffici storici di piazza Marconi e si trasferisce in via Maiorano

Lunedì l'inaugurazione della nuova sede

sabato 11 marzo 2017 11.07
Dopo tantissimi anni, la Cgil lascia i vecchi uffici di piazza Marconi, luogo simbolo di tante battaglie del movimento operaio tranese, custode di un pezzo di storia dei lavoratori e più in generale del territorio, tanto del passato quanto del presente, per trasferirsi in una nuova sede in via Maiorano e Barisano, più rispondente alle esigenze dettate dai tempi.

Nei nuovi spazi si costituirà e prenderà corpo un'idea di Trani che abbandona il torpore e rilancia il tema del lavoro nell'agglomerato urbano e nel territorio. «La nostra è una città martoriata dal crollo delle attività economiche e dei diritti, in parte incolpevole, e costretta a subire anche lo sfascio a cui è stata sottoposta in passato», commenta il coordinatore della CdL di Trani, Vito De Mario. «Quotidianamente i media lanciano messaggi di rilancio e di superamento della crisi economica, a Trani la situazione continua a peggiorare sotto il profilo occupazionale. Continuiamo a confidare in un rilancio delle attività economiche che parta dalle istituzioni a cui, tra l'altro, ripetutamente ci siamo rivolti sollecitando l'utilizzo dei fondi europei che possono servire per il rilancio dell'occupazione e del lavoro. La chiusura della discarica, va trasformata in opportunità, così come il risanamento della costa e del sistema idrogeologico, questi interventi devo dare corpo ad una nuova politica a salvaguardia dell'ambiente e del territorio e ad un rilancio, su basi solide del sistema turistico-recettivo e industriale, valorizzando le attività industriali e artigianali e le vocazioni produttive della città in primis, la lavorazione del marmo».

All'inaugurazione della nuova sede lunedì parteciperanno Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat e Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia. «Da Trani continueremo a lanciare la nostra sfida per il lavoro e per la Carta dei Diritti che ha visto protagonisti 4,5 milioni di italiani firmatari della proposta di legge di iniziativa popolare e dei quesiti referendari che la sostengono. È tutto però fermo in Parlamento, così come è fermo il Governo nell'indicare la data in cui andare alle urne e votare #Con2Si. Lunedì spiegheremo ancora il senso della nostra mobilitazione ed il contenuto dei due referendum su voucher e responsabilità solidale negli appalti. Invitiamo, dunque, iscritti e simpatizzanti a non farci mancare il proprio sostegno per costruire occasioni per le nuove generazioni, al momento condannate al nullismo e alla disoccupazione», conclude Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.
La Cgil lascia i vecchi uffici di piazza Marconi
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