La Finanza di Trani sequestra due tonnellate di cibo scaduto e avariato
I prodotti potevano finire sulle nostre tavole
lunedì 20 dicembre 2010
Militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Trani, durante specifici controlli operati sul territorio congiuntamente ad ispettori sanitari dell'Asl di Bari, hanno scoperto, a Ruvo di Puglia un deposito contenente una ingente quantità di generi alimentari detenuti in violazione delle più elementari norme igieniche e sanitarie.
All'interno di tale deposito sono state rinvenute circa due tonnellate di prodotti alimentari, destinati ad imbandire le tavole natalizie dei consumatori, tra cui confezioni di baccalà, salumi, formaggi stagionati e freschi, in cattivo stato di conservazione, invasi da muffe, scaduti o privi di etichette indicanti la loro origine e la provenienza. In alcuni casi, le etichette erano parzialmente abrase. E' stata, inoltre, accertata la contraffazione delle etichette di alcuni tipi di formaggio, che venivano venduti al pubblico come prodotti caseari locali, mentre, in realtà, erano prodotti nazionali per i quali le etichette di origine erano state staccate e sostituite con quelle riportanti denominazioni di cooperative casearie pugliesi.
Il titolare della ditta proprietaria del deposito è stato denunciato all'autorità giudiziaria per frode in commercio e violazioni al testo unico delle leggi sanitarie.
All'interno di tale deposito sono state rinvenute circa due tonnellate di prodotti alimentari, destinati ad imbandire le tavole natalizie dei consumatori, tra cui confezioni di baccalà, salumi, formaggi stagionati e freschi, in cattivo stato di conservazione, invasi da muffe, scaduti o privi di etichette indicanti la loro origine e la provenienza. In alcuni casi, le etichette erano parzialmente abrase. E' stata, inoltre, accertata la contraffazione delle etichette di alcuni tipi di formaggio, che venivano venduti al pubblico come prodotti caseari locali, mentre, in realtà, erano prodotti nazionali per i quali le etichette di origine erano state staccate e sostituite con quelle riportanti denominazioni di cooperative casearie pugliesi.
Il titolare della ditta proprietaria del deposito è stato denunciato all'autorità giudiziaria per frode in commercio e violazioni al testo unico delle leggi sanitarie.