"Laila", una storia di guerra e rinascita: Lina Al Bitar si racconta a Trani
Domenica 21 settembre, presso lo Sporting Club, la presentazione del toccante romanzo d'esordio dell'autrice
sabato 20 settembre 2025
6.12
Una storia potente che unisce il Libano alla Puglia, un racconto di guerra e rinascita, un omaggio alla resilienza e alla forza delle donne. Sarà un incontro denso di emozioni quello che si terrà domenica 21 settembre presso lo Sporting Club di Trani, dove verrà presentato il romanzo d'esordio di Lina Al Bitar, "Laila, figlia dei Cedri e del Mare" (Nuova Palomar). A dialogare con l'autrice saranno Maria Luisa Tatoli ed Antonio Stragapede.
Il romanzo, lodato dalla critica per la sua intensità, segue la vita della protagonista, Laila, in un percorso fortemente autobiografico. La narrazione prende avvio in un Libano devastato dalla guerra civile, dove l'infanzia di Laila è segnata dalla paura e da rigidi divieti, come quello di non potersi avvicinare al mare, simbolo di libertà negata. Una volta trasferitasi in Italia, in Puglia, per lei inizia un complesso cammino di adattamento e di ricerca di una nuova identità, senza mai recidere il legame profondo con le proprie radici.
Come sottolineato nella prefazione di Nichi Vendola, quella di Lina Al Bitar è una "voce limpida e dolente", capace di raccontare con forza l'assurdità della guerra, ma anche e soprattutto la straordinaria capacità umana di resistere e rinascere. "Laila, figlia dei Cedri e del Mare" è un inno alla resilienza, un'esplorazione del conflitto interiore e della condizione femminile, un viaggio che attraverso il dolore conduce a una nuova consapevolezza e a una riconciliazione con il passato.
L'incontro di domenica sarà un'occasione preziosa per ascoltare dalla viva voce dell'autrice la genesi di questo racconto e per approfondire i temi universali che esso tocca. A rendere l'evento ancora più significativo è la nobile scelta di Lina Al Bitar: i diritti d'autore del libro saranno interamente devoluti in beneficenza per sostenere le cure oncologiche in un ospedale del Libano. Un gesto che trasforma la testimonianza letteraria in un atto concreto di speranza e solidarietà.
Il romanzo, lodato dalla critica per la sua intensità, segue la vita della protagonista, Laila, in un percorso fortemente autobiografico. La narrazione prende avvio in un Libano devastato dalla guerra civile, dove l'infanzia di Laila è segnata dalla paura e da rigidi divieti, come quello di non potersi avvicinare al mare, simbolo di libertà negata. Una volta trasferitasi in Italia, in Puglia, per lei inizia un complesso cammino di adattamento e di ricerca di una nuova identità, senza mai recidere il legame profondo con le proprie radici.
Come sottolineato nella prefazione di Nichi Vendola, quella di Lina Al Bitar è una "voce limpida e dolente", capace di raccontare con forza l'assurdità della guerra, ma anche e soprattutto la straordinaria capacità umana di resistere e rinascere. "Laila, figlia dei Cedri e del Mare" è un inno alla resilienza, un'esplorazione del conflitto interiore e della condizione femminile, un viaggio che attraverso il dolore conduce a una nuova consapevolezza e a una riconciliazione con il passato.
L'incontro di domenica sarà un'occasione preziosa per ascoltare dalla viva voce dell'autrice la genesi di questo racconto e per approfondire i temi universali che esso tocca. A rendere l'evento ancora più significativo è la nobile scelta di Lina Al Bitar: i diritti d'autore del libro saranno interamente devoluti in beneficenza per sostenere le cure oncologiche in un ospedale del Libano. Un gesto che trasforma la testimonianza letteraria in un atto concreto di speranza e solidarietà.