Lavoro, dalla Fds appello ai sindacati

Nenna: «Necessario confronto fra tutte le parti sociali». A Trani 6000 persone a spasso, forse più se si contano i disoccupati invisibili

martedì 25 gennaio 2011
La proposta è stata lanciata domenica da Cosimo Nenna, nel corso dell'incontro sul tema del lavoro organizzato dalla Federazione della sinistra e dalla Lega disoccupati. Il segretario della Federazione della sinistra di Trani non si perde in giri di parole: «Al di la del tavolo costituito dall'amministrazione comunale e finora inconcludente, è necessario costituire un gruppo di lavoro parallelo sul mondo del lavoro, che veda protagonisti sia i disoccupati che le sigle sindacali. A loro mi rivolgo in modo accorato: per sconfiggere la crisi serve unità di intenti, idee ed uno spirito propositivo, mai conflittuale».

I numeri della crisi occupazionale si commentano da soli: a Trani il numero dei disoccupati assume dimensioni importanti. Si parla di 6000 persone a spasso, forse più se si contano i disoccupati invisibili, non registrati all'ufficio di collocamento. A San Luigi sono state raccontate storie drammatiche, di stenti e sofferenze. Ad ascoltare il dramma dei disoccupati, il consigliere provinciale Sergio Evangelista, il presidente della Lega disoccupati, Matteo Cuccovillo, l'assessore regionale Maria Campese, ma anche esponenti dei partiti della sinistra tranese: Vincenzo Ferreri (Sinistra ecologia e libertà), Tommaso Laurora (segretario del Pd), Fabrizio Ferrante (capogruppo del Pd), Francesco Laurora (consigliere comunale dei Verdi). Ridotta all'osso la presenza dei sindacati (c'era solo un esponente della Cisl).

Tutti hanno cercato di dare un contributo al dibattito, partendo da un presupposto: occorrono idee e progetti concreti, seri, attuabili. Dall'impiego dei disoccupati nelle attività collegate alla raccolta differenziata, alla redazione di un piano di rilancio turistico nella zona nord della città. «Se l'amministrazione non produce progetti – ha spiegato la Campese – la Regione è di fatto impossibilitata ad erogare fondi e contributi». «E' arrivato il momento di ascoltare la gente» spiega Rino Negrogno (Federazione della sinistra). «La politica deve smetterla di fare di testa sua e di nascondersi dietro proclami, ma deve porre in essere soluzioni efficaci partendo dall'attenzione verso chi il lavoro o l'ha perso o non l'ha mai avuto».