Sinistra e Libertà si oppone «ad una scuola di classe»

«Spendete per il trasporto degli studenti pendolari, altro che Lum». Scrive il coordinatore cittadino Vincenzo Ferreri

mercoledì 30 novembre 2011 10.13
Solo qualche giorno fa, Sinistra ecologia e libertà di Trani aveva denunciato la mancata attenzione da parte dell'amministrazione di centrodestra ai problemi delle scuole di periferia frequentate dai ceti meno abbienti. Ad irrobustire il convincimento di Sel che l'idea della destra sia quella di una scuola di classe, l'annuncio dell'imminente arrivo in città dell'Università Lum, accompagnata da un sostegno economico complessivo (tra Provincia e Comuni del Patto territoriale) di 700mila euro. «Ancora una volta - dice il coordinatore di Sel, Vincenzo Ferreri - in un momento di grave crisi per il paese e per le nostre popolazioni si finanziano istituti privati e non pubblici».

I soldi messi a disposizione dalla Provincia serviranno a finanziare delle borse di studio per un totale procapite di 2.500 euro a fronte di un esborso in tasse per studente di 3750 euro. Sinistra e libertà ritiene che quell'importo poteva essere utilizzato diversamente: «Ci chiediamo quanti di quei bambini delle scuole di periferia potranno permettersi di pagare rette di queste cifre. Si potevano usare quei soldi per finanziare parte delle spese di trasporto dei tanti studenti pendolari. Si potevano usare quei soldi per altrettante borse di studio ma per studenti di università pubbliche. Per l'ennesima volta piove sul bagnato a sostegno del vecchio detto popolare fatto proprio dalla destra che i soldi vanno dove stanno i soldi, mentre molti sono costretti ad abbandonare gli studi per le difficoltà economiche dei propri genitori».

Mentre tutte le università pubbliche ritengono le sedi decentrate una scelta anti-economica, Ferreri si meraviglia per l'attivazione di una nuova sede (a pochi chilometri da Bari) di una struttura privata, di solito poco propense ad offrire servizi se non finalizzate al profitto. «Abbiamo il timore - dice il coordinatore di Sel - che nel giro di pochi anni quello stabile sarà di nuovo vuoto, e i soldi della collettività saranno stati spesi senza che la nostra città si ritrovi un servizio. Purtroppo è una storia già vista. Sono bastati pochi anni di governo del centrodestra in questo paese per farci tornare al medioevo sul fronte di diritto allo studio e al lavoro. A chi sostiene che non c'è differenza tra sinistra e destra rivendichiamo con orgoglio da quale parte stiamo noi: con i ceti medi e popolari».