«Meno sprechi e più soldi per la scuola»

Santorsola (Sel): «Si prenda atto del degrado degli istituti pubblici». Il suo partito intende organizzare un dibattito con tutti gli attori coinvolti»

domenica 24 marzo 2013 15.25
«Si impegnino più soldi per la scuola riducendo semmai le spese per i rifacimenti delle stanze del Comune o per l'intestazione di piazze a concittadini che durante la loro esistenza hanno evitato accuratamente di pesare sul bilancio cittadino e che sicuramente non avrebbero mai scelto di farlo da morti. Del resto in un momento in cui tanti tirano la cinghia sarebbe opportuno che pochi dimostrassero il senso della misura, dell'equilibrio e della coscienza sociale».Mimmo Santorsola (Sel) affronta il problema delle strutture scolastiche ed annuncia l'impegno del suo partito di organizzare un dibattito pubblico che veda coinvolti i rappresentati degli organi scolastici, dagli insegnanti ai ragazzi, dai sindacati ai genitori, dai politici alle organizzazioni sociali.

Il consigliere comunale di Sinistra e Libertà analizza la situazione: «Capisco che in un momento di turbolenze finanziarie, al quale il Comune di Trani non è estraneo, sia difficile elaborare un piano per la tutela del diritto allo studio che sia adeguato e che rappresenti anche un supporto al miglioramento ed alla fruibilità delle offerte in tema di istruzione pubblica ma i compiti di una amministrazione non possono neanche essere limitati sempre ed esclusivamente al minimo necessario previsto dalle direttive regionali. Il piano per il diritto allo studio recentemente approvato dal Consiglio comunale evidenzia già nel suo prospetto riepilogativo come il nostro assessorato alla pubblica istruzione si sia limitato a considerare come compiti esclusivi di sua competenza il contributo economico disponibile per il servizio di mensa, il servizio di trasporto e gli interventi vari, dimenticando che anche gli istituti scolastici stanno affrontando momenti di difficoltà strutturali ed organizzative per le quali sarebbe auspicabile un apporto costruttivo da parte della amministrazione pubblica».

Santorsola spiega: «Nella stesura del piano sono stati totalmente dimenticati gli interventi necessari al dimensionamento delle strutture scolastiche ed al pericolo ad esso connesso di accorpamento di alcuni istituti, della conseguente perdita di posti di lavoro e del disagio che ne deriverebbe agli studenti ed alle loro famiglie, né risultano gli impegni che l'ente Comune intende assumere per la loro manutenzione in osservanza alle norme di igiene e sicurezza né tanto meno ci si è posti il problema di assumere un ruolo costruttivo nel dialogo fra la scuola, la famiglia e le associazioni. Non posso non invitare però le istituzioni competenti a prendere atto dello stato di degrado in cui versano gli istituti pubblici ed a porre immediato rimedio a situazioni che rappresentano un pericolo fisico e sanitario per i nostri ragazzi oltre che uno stimolo diseducativo ed una istigazione alla sfiducia nei confronti delle amministrazioni pubbliche».