Mercato di Trani, quale destino? La parola agli ambulanti

Tutti i disservizi, tra malumori e speranze dei commercianti

mercoledì 2 settembre 2015 7.14
A cura di Alessandra Vacca
La lenta agonia del mercato di Trani, sembra non trovare via d'uscita da una situazione che settimana dopo settimana peggiora. A lanciare l'allarme il 23 luglio era stato Savino Montaruli, presidente dell'Unimpresa Bat, che aveva persino avanzato l'ipotesi che il mercato potesse scomparire constatato che, come si leggeva nella sua nota stampa, ci sono «operatori che non lo frequentano più ma anche operatori che resistono ma che si trovano in un contesto disomogeneo e frammentato».

Sono proprio questi operatori che resistono quelli a cui abbiamo deciso di dare la parola, coloro che con tanti sacrifici ogni settimana devono combattere tra un mercato sempre più allo sbaraglio e il momento storico che stiamo vivendo, economicamente non tra i più favorevoli. Pasquale, tranese, commerciante d'abbigliamento per bambini commenta così: «La prima pecca del mercato tranese è la mancanza di sicurezza: difficilmente si vedono vigili. Ciò non rappresenta solo un deficit per l'incolumità pubblica, ma anche per i commercianti onesti e che pagano regolarmente il posteggio, rispettando tutti i parametri: ci sono molte bancarelle che occupano più del dovuto e ciò non è per niente giusto.

Riccardo, di Andria, che vende abbigliamento da donna con la sua bancarella, contesta invece l'assenza di vie d'uscita: «È impensabile che non ci siano vie di fuga: in questi giorni in cui stiamo avendo temperature così elevate se qualcuno dovesse sentirsi male, come farebbe ad essere soccorso? Per non parlare poi dell'assenza di bagni, altra pecca del mercato tranese». Da più parti ciò che viene comunemente contestato è lo smaltimento dei rifiuti all'interno dell'area mercatale stessa: nella giornata di ieri, per esempio, con sorpresa di molti erano presenti i vigili e minacciavano "a destra e a manca" multe salate a chi avesse lasciato gli imballaggi delle vendite per strada: peccato però che a sporcare non siano sempre e solo i venditori.

C'è però chi non si lamenta nonostante le mille difficoltà di questo mestiere e crede che il vero successo per un commerciante sia per lo più la postazione. È il caso di Vincenzo, tranese, commerciante di scarpe: «Da quando mi hanno cambiato di postazione il mio lavoro va molto meglio. Questo lavoro è comunque molto "alla giornata": l'altro giorno ad Andria non ho guadagnato nulla, oggi invece ho parecchi clienti. Non posso lamentarmi di nulla». Peccato che a pensarla così siano davvero in pochi, i più sono dell'idea che da quando hanno trasferito il mercato dal centro alla periferia questi non produce che il nulla, in tutti i sensi.