Monastero di S. Maria di Colonna chiuso da più di un decennio. Qual è il problema?

Annunci, progetti, convenzioni, gestioni: cancelli chiusi ed un'antenna per captare...segnali

mercoledì 16 febbraio 2022 7.35
A cura di Lucia De Mari
Una cifra di 65mila euro per "lavori urgenti di ripristino funzionale degli impianti al Monastero di Colonna": lo ha deliberato la Giunta comunale, una somma che riviene anche per l'effetto della rinuncia e mancato utilizzo dell'investimento di € 150.000,00 per i "lavori di allestimento ed arredo dell'ala del Monastero di Santa Maria di Colonna adibito a museo archeologico".

Ma, al di là delle delibere e delle cifre, la domanda è un'altra: perché il Monastero di Colonna è chiuso da più di un decennio, ed intanto sono stati finanziati, annunciati, realizzati, lavori di restauro, ripristino e quant'altro per diverse centinaia di migliaia di euro?

Gli archivi a nostra disposizione offrono dati interessanti, dei quali abbiamo estrapolato solo alcuni dei numerosi passaggi.

In breve: nel 2010, sindaco Giuseppe Tarantini, i lavori vengono finanziati nell'ambito del programma Vision 2020, progetto "Water front" per complessivi 3,8 milioni di euro, e nel dicembre di quell'anno viene "indetta la gara d'appalto di completamento del restauro del complesso monumentale del Monastero di Colonna da destinare a museo archeologico… Per l'esecuzione sono previsti 730 giorni naturali e consecutivi, decorrenti dal verbale di consegna. Il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa".

Nel febbraio 2012 si legge che "Il Comune di Trani in qualità di amministrazione aggiudicatrice, ha completato tramite procedura aperta l'aggiudicazione dell'appalto integrato per progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di completamento del restauro del complesso monumentale "Monastero di Colonna…i lavori sono stati assegnati all'impresa che ha presentato l'offerta economica più vantaggiosa. L'importo di aggiudicazione è pari a 2.030.000 euro, oltre Iva".

Passano gli anni, e nel dicembre 2015 "i lavori al Monastero di Colonna, finalizzati a trasformarlo in museo archeologico, sono ufficialmente conclusi. L'approvazione dello stato finale dei lavori è arrivata già da qualche settimana....", ed infatti sul sito dell'impresa esecutrice dei lavori si legge "stato dei lavori: completato" per quanto riguarda la "Progettazione esecutiva ed esecuzione lavori di completamento del restauro del Complesso Monumentale Monastero di Colonna anno 2012-2015". Con una perfetta descrizione di quanto effettuato: "L'obiettivo primario del restauro del complesso monumentale di Santa Maria di Colonna a Trani è stato quello di restituire alla città un edificio storico attraverso un restauro conservativo che ne preservasse i caratteri, allestendo altresì gli spazi a disposizione del Convento a Museo Archeologico per un percorso fruitivo-museografico accessibile agli utenti (turisti, studenti, cittadini). Le opere principali di restauro si sono concentrate su tutti i fronti prospettici del Convento, con il recupero di tutti i vani interni, in maniera tale da renderli più flessibili ai fini della funzione museale che dovranno ricoprire. Infatti, al tema di restauro si intrecciano gli obiettivi della ri-funzionalizzazione degli ambienti da musealizzare, secondo la vision della nuova fruizione culturale, espositiva e didattica derivante dalle indicazioni del progetto di valorizzazione e di gestione del bene in oggetto. Le attività funzionali si riconducono ai seguenti nuclei principali: Museo archeologico, lapidarium (non incluso nell'appalto), giardino archeologico al piano terra/chiostro; aree scientifiche/ricerca/didattica e uffici del museo al primo piano; sala convegni al primo piano; spazio comune e terrazza marina per eventi al primo piano. Il tutto utilizzando soluzioni di carattere ecocompatibile e privilegiando l'uso di materiali locali".

Sembrava quasi tutto pronto. Invece. Andiamo avanti: 22 maggio 2019, sito istituzionale Comune di Trani: "l'Amministrazione comunale di Trani continua a potenziare il proprio patrimonio culturale attraverso attività di valorizzazione dei siti monumentali presenti sul territorio…adesso si punta alla riapertura entro l'estate del complesso museale del Monastero di Colonna. Il sito ha già un concessionario, individuato, anche in questo caso, al termine di procedura di gara: si tratta della società Agorasophia Edutainment (dal 2013 concessionaria dei servizi aggiuntivi di alcuni musei afferenti il polo museale della Puglia ed in particolare del Castello svevo di Trani). La società in questione dal 27 febbraio del 2019 è concessionaria per 5 anni anche del complesso museale del Monastero di Colonna e sta lavorando in vista della riapertura. In previsione dell'apertura, il Comune di Trani (nel tramite del sindaco, Amedeo Bottaro), il polo museale della Puglia (rappresentato dalla direttrice, Mariastella Margozzi) ed il concessionario (rappresentato da Tommaso Morciano) hanno stipulato una convenzione per la valorizzazione del complesso museale del Monastero". Con tanto di foto a corredo della firma.

Siamo ai nostri giorni, gennaio 2021: "Monastero di S. Maria di Colonna vicino alla riapertura? E' probabile, visto che il Comune di Trani ha affidato allo studio tecnico dell'ing. Vittorio Trerè, specializzato in lavori impiantistici, un incarico per € 7.288,00 (oltre oneri di legge ed Iva) per interventi previsti presso il Monastero di Colonna.

Febbraio 2022, "Lavori urgenti di ripristino funzionale degli impianti al Monastero di Colonna". Il Monastero di Colonna, straordinario monumento patrimonio della città è ancora chiuso. E questa non è una parabola.
mon esterno sfocato
mon interno diagonale
mon interno erba
mon prospettiva
antenna
monastero