Nuova procedura di project financing per la realizzazione di un impianto per recupero rifiuti, i dubbi di Oikos

«Lamentiamo ancora una volta la mancanza di trasparenza nell’operato degli amministratori pubblici locali»

venerdì 21 ottobre 2022 10.08
«Dalla piattaforma Amiu apprendiamo che è in atto un procedimento di "Project Financing" per la "Realizzazione di un impianto complesso di selezione e recupero totale della carta, plastica e vetro da realizzarsi nell'ambito della sede dell'AMIU in località Puro Vecchio". La proposta è stata presentata dall'Associazione Temporanea d'Impresa fra le ditte SERVECO s.r.l. e IRIGOM s.r.l.

Lamentiamo - scrive in una nota l'associazione Cittadinanza Attiva Oikos Trani - ancora una volta la mancanza di trasparenza nell'operato degli amministratori pubblici locali. Ad esempio, non sono note le porzioni dell'area in contrada 'Puro vecchio' interessate dal progetto, le particelle coinvolte, i tempi e le condizioni contrattuali.

Sul sito dell'ex discarica in contrada Puro Vecchio sono attualmente sovrapposti più progetti ad iniziativa sia pubblica che privata, indipendenti per finanziamenti e per gestione amministrativa, perché in contrapposizione procedurale e realizzativa, con correlati trasferimenti di particelle catastali. Più specificatamente sul sito dell'ex discarica sono attualmente in corso iter approvativi con differenti fasi progettuali:
  1. appalti e finanziamenti per il progetto di messa in sicurezza;
  2. progetto per la chiusura;
  3. progetto di bonifica del sito;
  4. progetto per la gestione delle acque meteoriche;
  5. progetto per la realizzazione di un impianto di trasferenza e di trattamento del percolato;
  6. impianti privati di estrazione di biometano.
Quest'ulteriore procedura di 'Project Financing' non fa che sovrapporsi ai precedenti, al punto che in caso di disastro ambientale potrebbero esserci difficoltà per risalire alla fonte o al responsabile dell'inquinamento.

Ci domandiamo se tutta questa progettualità ed altra che eventualmente potrà essere avviata, concentrata in un'unica zona del territorio tranese, sia rispettosa dell'ambiente e della salute dei cittadini.

Tornando alla valutazione della 'forma' con la quale si procede, rileviamo che per l'impianto complesso di selezione multimateriale non sia stata data contezza sia ai membri del Consiglio Comunale, sia alla Consulta Ambientale che avrebbe potuto quanto meno valutarne gli aspetti tecnici e gestionali.

La discarica di Trani ancora una volta si sta confermando quale polo di rifiuti in assenza di condivisione con i cittadini tranesi e con le amministrazioni dei comuni viciniori, con i quali sarebbe auspicabile un confronto per concertare un'equa distribuzione degli impianti di trattamento rifiuti e chiusura del ciclo».