Nuovo Intervento del Consigliere Caffarella

Sulla Casa Natale di Giovanni Bovio, in attesa di notizie ufficiali da parte dell'Amministrazione

martedì 28 febbraio 2006
Sulla Casa Natale di Giovanni Bovio, in attesa di notizie ufficiali da parte dell'Amministrazione Comunale, finalmente, prendono posizione le associazioni. Rispetto le posizioni di tutti, soprattutto di quelli che si impegnano e non da oggi per la riscoperta del patrimonio storico e culturale della Città. Osservo solo che, in questo gran "pasticcio" organizzato da chi vuole fortissimamente che la Casa di Giovanni Bovio diventi sede di un Ordine professionale, sfugge piu' di un particolare. Innanzitutto, pur senza atto deliberativo in tal senso, la Casa di Bovio ha già ricevuto nei giorni scorsi, vistose operazioni di trasloco, lavori di falegnamera,di fabbro e finanche l'allaccio delle utenze. Su queste vicende sin dal 17-2-06 ho presentato una richiesta di chiarimenti, ancora senza riscontro. Sarà stato il Comune di Trani a fare i lavori ? Io nutro forti dubbi che con i "noti problemi economici" dell'Ente Comunale si sia fatto tanto. Perché vorrebbe dire che c'è un progetto alternativo. Magari la famosa Casa-Museo. Purtroppo così non è. E non lo si deve solo alle scelte delle finanze comunali incapaci di trovare soldini per la Cultura, quella con la C maiuscola, tanto, quanto si è stati solerti fautori di una finanza creativa che ha portato due miliardi delle vecchie lire destinati agli spettacoli estivi, con un pendant per le feste di Natale. Ma lo si deve anche alla assoluta inerzia progettuale, vecchia o nuova che fosse, poco importa, per candidare alle misure ex Fondi Cipe del cosiddetto "Sistema dei Musei" sia il progetto Casa-Museo di Giovanni Bovio che, l'altro per cui con i progettisti di Palazzo Beltrani si individuarono anche gli spazi del Museo delle Arti Tipografiche ove raccogliere l'eredità anche materiale del Vecchi e di altri protagonisti della Stampa a Trani. Entro lo scorso mese di giugno gli Enti locali, da soli o/e in rete con altri, potevano candidare propri progetti. Trani, com'è noto ha solo aderito, con tutti i Comuni del Patto Territoriale, ad un progetto che vede capofila Canosa richiedendo il finanziamento per l'allestimento del Museo Archeologico di Colonna, anch' esso fermo da 3 anni. Prevedeva, è il caso di dire, purtroppo, perché a quanto è dato conoscere almeno per il momento è stato finanziato parzialmente, favorendo la Città di Canosa. Il colmo è che Trani ha anche aderito con una quota simbolica per un progetto che finora ha visto premiate solo altre Città. Ma se sui treni che passano non ci si vuol salire, restano le scarse, ma pur sempre presenti, risorse comunali. Sapremo già domani, in Giunta, cosa approverà la Giunta Tarantini nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Se questa Amministrazione vule dare una risposta alla Cultura, può farlo. Ci sono gli strumenti e se c'è la volontà politica anche le risorse. Quanto agli Ordini Professionali. Perché non si prevede di portarli tutti in unico "contenitore" da ristrutturare con la nuova Provincia ? A pochi metri dalla Casa di Bovio c'è l'ex Conservatorio di San Lorenzo ( ultima sede dell'Istituto Professionale Bovio .- Settore Moda, che invece di ospitare sfollati può essere destinato a sede di tutti gli Ordini della Bat che è bene restino a Trani. Franco Caffarella Consigliere Comunale