Oggi l'ultimo saluto a Gina Lollobrigida, celebrata sui media di tutto il mondo

Aveva voluto visitare Trani in occasione della campagna elettorale per il Parlamento Europeo con Romano Prodi

giovedì 19 gennaio 2023 15.57
Si fa presto oggi a dire icona di stile, icona di bellezza, grande artista.
Icona di tutto questo era Lei, Gina, da tre giorni celebrata dalla stampa del mondo intero , dall'Italia all'America - dove è stata una diva tra le più degne di essere annoverate tra le stelle luminose del firmamento di Hollywood - passando per Cuba dove ha realizzato una delle più celebri interviste e fotografie a Fidel Castro, si racconta facendo girare la testa anche a lui , lei che era considerata una delle donne più belle del mondo.

Sarebbe bello che le giovani generazioni in questi giorni in cui tanto si parla di Gina Lollobrigida, soprattutto purtroppo per le tristi vicende che le hanno amareggiato gli ultimi anni della sua vita, percepissero quanto il valore di questa donna, la sua popolarità planetaria e soprattutto l'amore che il pianeta oggi le sta tributando, non siano soltanto frutto di apparenza e di una bellezza donatole da madre natura, ma di instancabile amore per l'arte che ha coltivato con impegno, studio, dedizione. E una capacità di domare e dribblare i tanti tranelli che la popolarità tende, con un carattere una grinta una dignità e un intelligenza che davvero possono farla annoverare fra le grandi artiste del secolo passato.

Aveva una bella voce Gina, da fanciulla, e ha studiato canto; aveva una mano d'artista e ha coltivato questa capacità approfonendo, osservando e imparando dai grandi maestri; una manager della propria vita e anche sul set: si sceglie i titoli, le parrucche a volte instabili, si cuciva da sola i vestiti, anche da sera. Aveva la passione per la fotografia e ha utilizzato le sue risorse e le sue conoscenze per immortalare luoghi e momenti storici del novecento, un secolo nel quale la sua esistenza si è intrecciata con un'impronta preziosa di grande onore e prestigio per l'intero Paese.

Il giornalista e allora consigliere comunale Franco Caffarella l'aveva accompagnata a visitare Trani quando era arrivata in Puglia in occasione della campagna elettorale per le elezioni al Parlamento Europeo:

"Salutamm bersagliè!", le sorrideva Vittorio De Sica in quel Pane amore e fantasia che fa parte dell'immaginario di tanti di noi, innamorati del bianco e nero che ha fatto grande il cinema italiano: "salutamm marescià!" rispondeva lei dalla groppa del suo asinello, bella senza orpelli , con due codine di cavallo , a piedi nudi, un vestitino sbrindellato che bastò a incantare il pubblico e i grandi registi americani che la vollero protagonista nelle grandi produzioni hollywoodiane.

Con quell' appellativo nato proprio da quel celebre film che segnò la nascita artistica di Gina, oggi , ai suoi funerali partecipati di gente comune che l' ha amata profondamente oltre che di personaggi del mondo dello spettacolo e della politica e della cultura, Le è stato tributato anche un commovente omaggio con una enorme corona di rose rosse, la fanfara e la celeberrima marcia , da parte dell'Arma dei Bersaglieri, in divisa e col copricapo piumato.