Ospedale e incontro con Vendola: ancora polemiche

Acquaviva (Italia dei valori): «Si eviti il dileggio. Esigo rispetto per il nostro partito». Briguglio: «Passeggiata a Bari inutile»

venerdì 20 gennaio 2012 12.41
«Adepti di Vendola? Niente affatto». Andrea Acquaviva, commissario cittadino dell'Italia dei Valori non ha gradito la definizione del sindaco Tarantini nei confronti di chi ha incontrato il presidente della Regione sul futuro dell'ospedale. Acquaviva non ci sta: «Ritengo di essere soltanto un cittadino a cui sta a cuore la sorte della sua comunità e che, rappresentando un partito a cui altri cittadini affidano il proprio consenso, si adopera per contribuire alla soluzione dei problemi che la affliggono, accompagnandosi con quanti condividono questo disegno nella comunanza delle idee e non delle ideologie».

«Per questo motivo – conclude Acquaviva - si eviti il dileggio. Per il partito che rappresento e per i miei alleati rivendico rispetto. Anche se alcuni avvertono già gli squilli di tromba della chiamata alle armi della campagna elettorale, le gravi difficoltà del momento incombono su tutti noi e per affrontarle bisogna vestire i panni disadorni dell'umiltà ed accettare il contributo di tutti. Magari per dare sfogo agli antagonismi si possono organizzare allegri tornei di scopone».

Non è dello stesso avviso Domenico Briguglio: «Per salvare l'ospedale - dice - non servono le passeggiate sterili di Operammola e dei suoi amici sostenitori nel capoluogo pugliese che non hanno di fatto portato a casa alcun risultato concreto . Vedremo nei fatti la considerazione di Vendola e Fiore nei confronti della città di Trani. Vedremo se Vendola, presidente della regione Puglia sempre in fuga dalle proprie responsabilità, e il suo assessore alle politiche della salute, verranno nel consiglio comunale di domenica 29 gennaio appositamente convocato per una seduta monotematica sul futuro e sulla scientifica distruzione di quel che resta del nostro nosocomio. Ci devono spiegare il perché dello smantellamento dell'ospedale cittadino e il perché delle loro scelte incomprensibili per chi come il governatore Vendola si fa alfiere di quella politica del dialogo e della concertazione di cui dice d'essere l'ideatore-praticante. Venga ad ascoltare l'umore della gente e le proposte della città».