Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità: proposto il Regolamento da parte della I Commissione consiliare

Un documento di 9 punti per la "prevenzione e la vigilanza dei fenomeni della corruzione e della criminalità comune e mafiosa"

mercoledì 7 aprile 2021
Prevenzione e la vigilanza dei fenomeni della corruzione e della criminalità comune e mafiosa: con questa finalità di base è stato proposto dalla I Commissione consiliare, di cui è presidente il consigliere comunale Claudio Biancolillo, il Regolamento relativo all'istituzione a Trani dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità.

Il documento si compone di 9 punti, ed ha come argomento cardine la prevenzione e la vigilanza dei fenomeni della corruzione e della criminalità comune e mafiosa "con la prioritaria finalità di operare in funzione cognitiva, consultiva, di proposta e di stimolo per gli atti di competenza dell'Amministrazione Comunale nei campi relativi al sostegno della lotta alla corruzione e alla criminalità comune e organizzata e alla diffusione della cultura della legalità, coinvolgendo la Prefettura e gli Enti Territoriali".

Inoltre "fornisce al responsabile della prevenzione e lotta alla corruzione audit ed analisi frutto dello studio dell'Osservatorio da inserire nel piano triennale di prevenzione e lotta alla corruzione".

I componenti della I Commissione consiliare (Polizia Locale, personale, servizi demografici, innovazioni tecnologiche, rapporti con la Provincia, protezione civile e diritto alla salute) presieduta da Claudio Biancolillo e composta dal vice Andrea Ferri e dai Anselmo Mannatrizio, Carlo Ruggiero e Antonio Befano, nell'ultima seduta hanno infatti proposto il Regolamento elencandone i suoi diversi punti esplicativi, dando poi atto di indirizzo all'assessore al ramo, Alessandra Rondinone, per la definizione e la relativa approvazione del suddetto Regolamento nella prossima seduta di Consiglio Comunale utile, con l'ulteriore richiesta unanime dei Consiglieri di provvedere, quanto prima, alla trasmissione del Regolamento stesso a chi di competenza per la discussione in Commissione Affari Istituzionali.