Palazzo Broquier, transazione da 800 mila euro

Accordo tra la Diocesi di Trani e gli ex proprietari. I Cirillo Farrusi rinunciano a qualsiasi pretesa

venerdì 21 dicembre 2012 23.00
Una transazione di circa ottocentomila euro che, aggiunti ai 3,15 milioni già pagati, porta a quattro milioni il prezzo pagato dalla Diocesi per Palazzo Broquier. Si è chiusa così, oggi pomeriggio, la vicenda dell'edificio nobiliare venduto alla Curia nel 2006 a metà del suo valore dai fratelli Cirillo Farrusi. Proprio per questo il vescovo Giovan Battista Pichierri è ancora indagato per usura reale insieme al suo vicario, Savino Giannotti, e all'economo della Curia, Angelo Di Pasquale.

Oggi la Diocesi di Trani (rappresentata dagli avvocati Giuseppe Tempesta ed Ernesto Pensato) e gli ex proprietari Cirullo Farrusi (assistiti da Paolo Melchionna, Vincenzo Gagliardi, Mario Malcangi ed Enzo Papeo) hanno chiuso un accordo transattivo, con il quale verrà corrisposta a questi ultimi una differenza di circa 800mila euro. L'accordo arriva dopo una sentenza del tribunale civile del settembre scorso, che aveva stabilito la restituzione del palazzo ai vecchi proprietari, stabilendo anche risarcimento di 455mila euro oltre agli interessi.

Con la transazione raggiunta gli ex proprietari rinunciano a qualsiasi pretesa e anche alla costituzione di parte civile nell'eventuale processo che la procura potrebbe comunque richiedere nei confronti dei tre indagati. Dopo l'incidente probatorio davanti al gup per la determinazione del valore dell'immobile, il pm Antonio Savasta avrebbe dovuto decidere circa l'archiviazione o il rinvio a giudizio. Ma l'inchiesta, a questo punto, potrebbe sgonfiarsi.