Partito democratico: «Dimissioni? Noi ci siamo»

Lunedì 29 conferenza stampa per la firma collettiva

giovedì 25 dicembre 2014 7.19
A cura di Martina Tortosa
Cosa abbia riservato il destino sull'Amministrazione Riserbato ancora non si sa. I cittadini, ancora turbati ed indignati per i recenti avvenimenti di cronaca che hanno travolto la città, attendono risposte che, per un motivo o per un altro, tardano ad arrivare. Se da un lato la maggioranza ha deciso di ritirarsi in un religioso (o timoroso) silenzio, dall'altro, quasi paradossalmente, i 14 combattenti di opposizioni sono pronti a consegnare le dimissioni.

«Considerate le vicende avvenute in questi giorni - hanno dichiarato i componenti del partito democratico - e pur non volendo entrare nel merito di questioni che sono e devono rimanere di competenza della Magistratura, il Pd e il suo gruppo consigliare ritengono che i fatti che si vanno delineando con il passare dei giorni evidenzino un quadro gravissimo di forte condizionamento ed inquinamento della democrazia nella nostra città. Gli arresti di sabato scorso - proseguono - hanno irrimediabilmente compromesso il rapporto di fiducia che deve esistere tra cittadini ed Istituzione comunale; pertanto lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale rappresenta ormai l'unica opzione per tutti coloro i quali hanno a cuore, non soltanto le Istituzioni, ma il futuro di una città che merita tanto, molto di più».

Per questi motivi i consiglieri del Pd, come già ribadito in altre sedi, consegnano alla cittadinanza la loro disponibilità a rassegnare le dimissioni collettive, con l'obiettivo di determinare la cessazione anticipata di questa "disastrosa esperienza amministrativa". «I cittadini chiedono di tornare alle urne, nessuno resti sordo di fronte a una volontà pubblica così forte e decisa». Così, il 29 dicembre, al termine del Consiglio comunale, si terrà in Comune una conferenza stampa. I consiglieri del partito democratico attenderanno, speranzosi, gli altri consiglieri comunali per la firma collettiva delle dimissioni. Ora, come una noiosa e scocciante pubblicità tra il primo e il secondo tempo di un film, non resta che aspettare. Intanto, i cittadini si chiedono cosa nasconda la maggioranza sotto il cilindro.