Passano gli anni ma non le "tradizioni", si ripete il "Manifesto selvaggio"

Pochi continuano a fare le cose in regola, nessuno viene sanzionato

martedì 13 maggio 2014 8.44
A cura di Antonio Quinto
Passa il tempo e cambiano i protagonisti ma non le abitudini, le cattive abitudini. Tutte le campagne elettorali degli ultimi anni hanno un denominatore comune: l'attacchinaggio selvaggio, il "manifesto abusivo". Anche per le elezioni Europee del prossimo 25 maggio la "tradizione" si è rinnovata ed ecco che in città sono apparsi sui manifesti elettorali anche quelli della Polizia Locale, che come per ogni tornata, è costretta a far il giro della città per affiggere i propri manifesti, quelli con la scritta "MANIFESTO AFFISSO ABUSIVAMENTE".

Non si tratta di un caso né di un partito in particolare, sono quasi tutti colpevoli della stessa infrazione. Quelli che continuano a fare le cose in regola si possono contare sulle dita di una mano. Risultano inutili a questo punto gli incontri pre-elettorali presso il Commissariato di Polizia, dove si stabiliscono modalità di svolgimento della campagna elettorale e spazi precisi su ogni tabellone per affiggere i manifesti, si tratta di una presa in giro e di una sostanziale perdita di tempo. Il vero problema però è che nonostante questi abusi siano sanzionati con delle ammende, spesso il "conto" non arriva mai al tavolo di chi ha sbagliato.
Manifesto selvaggio 2014
Manifesto selvaggio 2014
Manifesto selvaggio 2014