Primarie del Pd, Amedeo Bottaro capolista per Andrea Orlando

La formazione nella Bat a sostegno del ministro coinvolge anche il sindaco Cascella

martedì 11 aprile 2017 10.03
«L'impegno responsabile nelle istituzioni è il carattere comune che lega tutti i candidati della Bat all'assemblea nazionale del Partito Democratico, nella lista presentata ieri a sostegno della candidatura di Andrea Orlando a segretario nazionale». A dichiararlo è Stefano Chiarello per il comitato della Bat che sostiene il ministro della Giustizia nella corsa ai vertici del Pd. Il capolista sarà Amedeo Bottaro, il sindaco di Trani.

Il suo merito - secondo Chiarello - è essersi «assunto il gravoso impegno di guidare la città lasciata dalle precedente amministrazioni in una situazione finanziaria ed economica disastrosa». Nella lista ci sono poi i giovani consiglieri comunali Giuliana Damato (di Barletta), Giuseppe Rondinone (di San Ferdinando) e Barbara Costabile (di Spinazzola). Chiude la lista Pasquale Cascella, sindaco di Barletta.

«Una lista dunque che ben rappresenta la mozione Orlando, improntata sul pluralismo e l'unità, e che a differenza di quanto avvenuto per gli altri candidati non ha avuto necessità di rappresentare correnti e sottocorrenti, né di "contarsi" presentando più liste», spiega ancora il responsabile provinciale del coordinamento. «Si è invece deciso di rappresentare l'impegno nelle istituzioni locali, con i sindaci Bottaro e Cascella, nonché l'impegno nel Partito Democratico, valorizzando i Giovani Democratici e la militanza con la presenza di Giuseppe Rondinone, Barbara Costabile e Giuliana Damato. La lista dei candidati a sostegno di Orlando esprime anche la pluralità della nostra provincia e soprattutto la necessità di un ricambio generazionale della classe dirigente nel nostro territorio».

«Il 30 aprile, alle primarie del Partito Democratico, sostenendo la candidatura di Andrea Orlando avremo - conclude - la possibilità di mettere al centro dell'agenda politica la lotta alle disuguaglianze e di contribuire alla costruzione di una casa comune, aperta e plurale per il centrosinistra, ma avremo anche l'opportunità di sostenere l'idea di un partito che torna ad essere strumento di selezione della classe dirigente e luogo di incontro ed elaborazione culturale e politica».