Profughe e combattenti ebree nella Bari del 1944, nuovo evento targato Archeoclub Trani

Si svolgerà domenica in modalità online. Ospite il professor Pasquale Gallo

sabato 6 marzo 2021
Con immenso piacere l'Archeoclub sede di Trani "Antonio Piccinni" attraverso il suo presidente Anna Maria Minutilli, annuncia il suo primo evento del 2021. Una pagina di storia al femminile dimenticata che il prof. Pasquale Gallo dell' università di Bari e nostro socio ha messo in luce "Profughe e combattenti ebree nella Bari del 1944".

Se ne parlerà domenica 7 marzo alle ore 17.30. L'evento sarà online sulla pagina Facebook di Palazzo delle Arti Beltrani o canale youtube di Palazzo delle Arti Beltrani. Reading a cura di Maria Teresa Gallo esperta di letteratura di genere ed i saluti istituzionale dell' Assessore alla cultura di Trani Francesca Zitoli. Trattasi di un incontro alla vigilia dell'8 marzo in cui si celebra la Giornata internazionale dei diritti della donna, un momento dedicato al ricordo sia delle conquiste sociali, economiche e politiche, sia delle discriminazioni e delle violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo.

Il prof. Gallo ha avuto il merito di riportare alla memoria, attraverso le vicende di sei giovani ebree, il contributo discreto ma sostanziale che le donne hanno fornito alla sua vittoriosa conclusione. A volte si è trattato di vere e proprie eroine che hanno reagito all'oppressione nazifascista combattendo e sacrificando la propria vita in prima linea, una pagina della resistenza al femminile di queste donne di confine dimenticata e che il Prof. Gallo, attraverso ricerche accurate e non sempre semplici ha ricostruito, quella microstoria che ci avvicina a quelle donne ebree, di cui nei grandi eventi del secondo conflitto mondiale non si parla abbastanza, donne comuni che hanno trovato la forza e l'intelligenza di superare ostacoli di ogni sorta con tenacia e coraggio pur di ricostruire una vita sotto il segno della libertà e della umana tolleranza sullo sfondo la città di Bari materna che ha accolto queste figlie putative in fuga con esiti spesso drammatici.