Prova ad iscrivere il figlio a catechismo: il prete rifuta

Succede alla Madonna di Fatima. Il motivo? «Non è la sua parrocchia di residenza»

domenica 8 ottobre 2017 0.03
A cura di Martina Tortosa
C'é chi, per scelta, per mancanza di tempo o semplicemente per abitudine, non hai mai frequentato la chiesa. C'è chi, invece, nel rassicurante spazio della propria parrocchia si sente protetto, si sente libero di poter condividere, con gli altri e con il proprio prete di fiducia, i momenti più importanti della propria vita, le lacrime o i sorrisi. E forse è proprio questo lo scopo della chiesa, essere sempre presente. Per tutti e in ogni occasione. Che succede, però, se la chiesa chiude le porte ai suoi stessi fedeli?

Non è l'ipotesi di un mondo lontano. Ma è quello che, purtroppo, è successo ad una cittadina tranese. Per trenta anni la protagonista di questa storia ha frequentato la chiesa della Madonna di Fatima. Lì si è sposata, ha battezzato i suoi quattro figli ed ha organizzato comunioni, cresime e, purtroppo, anche funerali. Alcuni giorni fa, accompagnata da un'altra mamma, ha deciso di recarsi in sede per iscrivere il figlio più piccolo a catechismo. Immediato è stato il rifiuto del prete. Il motivo? «Non appartieni più a questa parrocchia».

Secondo il prete della Madonna di Fatima, infatti, essendo residente in zona Stadio, la donna dovrebbe frequentare la chiesa di San Magno e non più la sua. Non importa, dunque, tutto quello che per trenta lunghi anni è stato condiviso in quelle mura. La donna, delusa è rimasta senza parole, e non ha potuto far altro che denunciare l'accaduto ponendosi una domanda: «La chiesa non dovrebbe aprire le porte a tutti i suoi fedeli?».

La divisione delle parrocchie per residenze, dunque, sta creando qualche "disagio", e a farne le spese sono proprio i fedeli che, nel 2017, non sono liberi di poter frequentare la chiesa che preferiscono. «La chiesa - ha dichiarato la signora - accoglie e non rifiuta».