PTA di Trani, Cinquepalmi di Trani2026: "È un guscio vuoto, la sanità è stata tradita"
Nel mirino la delibera regionale: "Emergenza monca, chirurgia fantasma e ambulatori a rischio. La politica locale silente e inerte"
Il comunicato stampa
La recente Delibera Regionale n. 1315/2025, che avrebbe dovuto rappresentare un passo avanti nella sanità territoriale, sembra il definitivo superamento del "Presidio Ospedaliero di Trani" a favore dell'Ospedale di Bisceglie, SENZA incidere in alcun modo sulla decisione strategica di declassamento, quindi, nessun potenziamento. Grave, anche questa volta, il silenzio e l'inerzia della politica locale, che ha accettato senza resistenza ciò che appare come uno spostamento di servizi essenziali verso Bisceglie, lasciando Trani con una struttura svuotata di contenuti. Il PTA, pomposamente definito "potenziato", pare essere più un guscio operativo svuotato che costringe i cittadini a un calvario logistico e clinico, con carenze che smentiscono ogni promessa. Tra le principali criticità:
1) Emergenza monca (No TAC): La Postazione Fissa Medicalizzata (PFM), cuore dell'emergenza territoriale, è clamorosamente limitata: non può neanche richiedere una TAC! Un'assenza che costringe a trasferimenti forzati e inaccettabili perdite di tempo per diagnosi cruciali.
2) Chirurgia: Il Day Service Oculistico con il suo "arco sterile" per interventi su maculopatie, costato SOLO 330.000 euro, è un'illusione: gli interventi vengono eseguiti sistematicamente nel presidio di Bisceglie. A Trani si riduce tutto a mera visita e prelievo, rendendo la dotazione chirurgica una beffa per l'utenza.
3) Laboratorio di analisi assente e il viaggio dei campioni: L'assenza di un laboratorio di analisi autonomo comporta l'ininterrotto e rischioso viaggio dei campioni ematologici verso i presidi di Bisceglie, Andria e Barletta. Per specifici esami, i pazienti sono costretti a recarsi personalmente per il prelievo negli ospedali dotati di laboratori, un controsenso inaccettabile, specialmente se confrontato con il PTA di Canosa, che ha giustamente un laboratorio pienamente operativo a servizio diretto.
Ambulatori a Rischio e Promesse Evaporate.
4) Ematologia e Oncologia: la delibera non cita quel laboratorio che la stessa DG definiva come indispensabile per l'esecuzione in tempo reale degli esami dei pazienti che si sottopongono alle terapie chemioterapiche ed ematologiche.
5) La Diabetologia: Voci di corridoio (che a Trani diventano poi concrete) raccontano di un ambulatorio a forte rischio di chiusura a causa del prossimo pensionamento del dirigente responsabile, ennesima minaccia alla continuità delle cure.
6) Il distretto 5 Bisceglie – Trani, entro dicembre perderà anche l'unico pneumologo convenzionato della ASL.
Il "potenziamento" del PTA si è rivelato un bluff: ciò che resta è una sanità fragile, inadeguata, che costringe i cittadini a viaggi e disservizi. La Regione ha preso una decisione irreversibile, e Trani, anche questa volta non ha saputo o voluto difendersi. Il contributo del Sindaco, della commissione referente del PTA e dell'Assessore regionale, si è limitato ad accettare passivamente il definitivo superamento del Presidio Ospedaliero di Trani a favore di Bisceglie. Maria Grazia Cinquepalmi (Trani 2026)