Pug e ricorsi, qual è la strategia dell'amministrazione?

I Verdi: «l'unica certezza è il lievitare delle spese». Per i Verdi è necessario effettuare immediatamente una ricognizione delle spese

sabato 22 gennaio 2011
I consiglieri comunali Michele Di Gregorio e Francesco Laurora, del movimento dei Verdi di Trani, scrivono sul piano urbanistico generale della città di Trani: «L'accoglimento da parte del Tar Puglia di Bari - si legge nella nota stampa - delle istanze dei tanti proprietari che avevano fatto ricorso contro il pug, ha suscitato la reazione immediata dell'ex assessore all'urbanistica artefice riconosciuto dello stesso, che faceva presagire chissà quale azione di tutela del Pug da parte dell'amministrazione.

Invece ad ora non è successo nulla, se non il semplice fatto che, in seguito all'approvazione tribolata di una serie di importanti piani urbanistici esecutivi, un consigliere di maggioranza ha depositato un esposto alla procura della Repubblica, denunciando presunte illegittimità degli atti amministrativi approvati dal Consiglio comunale. Ebbene nonostante tali vicende riguardino l'urbanistica, materia che ha suscitato da sempre gran rumore nella nostra città, sulle stesse è sceso un silenzio quasi irreale e quasi da quiete prima della tempesta. Tutti si aspettano che succeda chissà quale fatto straordinario. Quindi non sappiamo, al momento, quale strategia il Comune abbia adottato per tutelare il pug e quali siano le scelte che sono state intraprese dopo le sentenze del Tar e, in attesa che arrivino le altre, sugli altri ricorsi pendenti.

In questo silenzio assordante e in questa attesa spasmodica di chissà che cosa, segnaliamo la necessità di effettuare immediatamente la ricognizione delle spese che il Comune di Trani (e non certamente questa amministrazione ma certamente chi verrà dopo) si troverà a pagare per la consulenza legale sulle vicende urbanistiche della città. Infatti, accadrà che questa amministrazione lascerà in dono alla prossima l'intero carico di tale spesa che sicuramente ammonterà a molti, molti euro. Non vorremmo proprio che, per tale motivo, nessuno al momento si sia preoccupato di fare il punto della situazione e di verificare quanti soldi le casse comunali tra pug, pue, dpp e ricorsi al Tar si troverà a sborsare. Anche perché non ci sembra siano stati fatti accordi sulla entità dei compensi, di nessun genere, con il consulente legale nominato dal Comune.

Naturalmente, non dimentichiamo la recente vicenda del sequestro relativo al contratto di quartiere: dopo le reiterate rassicurazioni, sulla regolarità dell'iter amministrativo, degli autorevoli rappresentanti (tecnici e politici) dell'amministrazione, interverremo quando avremo piena cognizione delle carte».