Racket estorsioni, arrivano le condanne definitive per Michele Regano e Armando Presta

Cinque anni e due mesi di reclusione per il primo e quattro anni e sei mesi per il secondo

giovedì 18 ottobre 2018 10.30
Punto di svolta nel processo dell'inchiesta condotta dalla Procura di Trani e Dda di Bari che a febbraio 2017 smantellò un gruppo malavitoso dedito alle estorsioni.

Michele Regano (38 anni), per cui erano stati chiesti sei anni ed otto mesi di reclusione, è stato condannato, dal giudice del tribunale di Trani, Giulia Pavese, alla pena di cinque anni e due mesi di reclusione e al pagamento di 2000 euro di multa; Armando Presta (47 anni), per cui erano stati chiesti sei anni e due mesi di reclusione, è stato invece condannato a quattro anni e sei mesi e al pagamento di 1200 euro. Entrambi sono stati interdetti dai pubblici uffici.

Era febbraio dello scorso anno quando i carabinieri avevano arrestato 7 persone facenti capo ad un agguerrito gruppo criminale, in particolare della città di Trani, specializzati nell'imposizione a gran parte del tessuto economico cittadino del "pizzo". L'azione criminale, estesa all'intero territorio cittadino e caratterizzata da un pesante clima di terrore, nonché dalle minacce espresse di danneggiamenti alle cose e di lesioni personali alle vittime, ha interessato la quasi totalità dei settori economici. Commercianti e ristoratori, imprenditori del settore edile, tessile e di estrazione della rinomata pietra tranese, dai quali i malviventi pretendevano il pagamento di somme di denaro fino a 40.000 euro, minacciando di compiere incendi e danneggiamenti alle rispettive attività, qualora non avessero aderito.