Rubarono Cartier a Lecce, condannati a 2 anni e 8 mesi
A novembre i Carabinieri arrestarono due persone, uno è di Trani
mercoledì 31 marzo 2010
Sono stati condannati a 2 anni ed 8 mesi a testa, i due ladri che il 23 giugno dello scorso anno misero a segno il furto di due orologi del valore di 11mila euro in una gioielleria di piazza Sant'Oronzo a Lecce.
Si tratta di Roberto Lommito, 49 anni di Trani e Donato Fuzio, 46 anni di Andria.
I due uomini, nel novembre scorso, vennero colpiti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I carabinieri di Lecce li incastrarono con le immagini filmate dalle telecamere interne ed esterne della gioielleria. Dai fotogrammi, i militari accertarono che Donato Fuzio sarebbe stato l'autore materiale del furto, mentre Roberto Lommito sarebbe stato il "palo". I due autori del furto, già noti alle Forze dell'ordine, erano giunti la scorsa estate nel capoluogo salentino per un primo sopralluogo, compiuto la mattina del 23 giugno, all'interno della gioielleria. In quella occasione Fuzio si era mostrato seriamente interessato all'acquisto di un costoso orologio Cartier e di un bracciale di diamanti.
L'atteggiamento di Fuzio non aveva destato particolari sospetti. Distinto e signorile nell'aspetto, l'uomo era ritornato, nel pomeriggio dello stesso giorno, nel negozio. Aveva tratto in inganno i dipendenti che, fidadosi, avevano messo in mostra i due preziosi orologi Cartier del valore complessivo di 11 mila euro circa. Lommito invece era rimasto fuori dall'oreficeria a far da palo.
Approfittando della distrazione dei dipendenti, impegnati ad accertarsi della copertura di due assegni da 5.000 euro ciascuno consegnati per il pagamento, Fuzio era riuscito a farsi consegnare gli orologi e ad allontanarsi rapidamente con il complice tranese, facendo perdere le proprie tracce.
Nel corso delle indagini i militari hanno appurato che i due assegni erano compendio di furto ai danni di una banca di Arezzo, avvenuto il 31 marzo 2009. Gli arrestati si trovano ora rispettivamente presso la casa circondariale di Bari e Trani, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Lecce.
Si tratta di Roberto Lommito, 49 anni di Trani e Donato Fuzio, 46 anni di Andria.
I due uomini, nel novembre scorso, vennero colpiti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I carabinieri di Lecce li incastrarono con le immagini filmate dalle telecamere interne ed esterne della gioielleria. Dai fotogrammi, i militari accertarono che Donato Fuzio sarebbe stato l'autore materiale del furto, mentre Roberto Lommito sarebbe stato il "palo". I due autori del furto, già noti alle Forze dell'ordine, erano giunti la scorsa estate nel capoluogo salentino per un primo sopralluogo, compiuto la mattina del 23 giugno, all'interno della gioielleria. In quella occasione Fuzio si era mostrato seriamente interessato all'acquisto di un costoso orologio Cartier e di un bracciale di diamanti.
L'atteggiamento di Fuzio non aveva destato particolari sospetti. Distinto e signorile nell'aspetto, l'uomo era ritornato, nel pomeriggio dello stesso giorno, nel negozio. Aveva tratto in inganno i dipendenti che, fidadosi, avevano messo in mostra i due preziosi orologi Cartier del valore complessivo di 11 mila euro circa. Lommito invece era rimasto fuori dall'oreficeria a far da palo.
Approfittando della distrazione dei dipendenti, impegnati ad accertarsi della copertura di due assegni da 5.000 euro ciascuno consegnati per il pagamento, Fuzio era riuscito a farsi consegnare gli orologi e ad allontanarsi rapidamente con il complice tranese, facendo perdere le proprie tracce.
Nel corso delle indagini i militari hanno appurato che i due assegni erano compendio di furto ai danni di una banca di Arezzo, avvenuto il 31 marzo 2009. Gli arrestati si trovano ora rispettivamente presso la casa circondariale di Bari e Trani, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria di Lecce.