Saldi estivi 2007: in Puglia nuovamente in anticipo

Unimpresa: «E' il caso di discutere di liberalizzazione»

giovedì 28 giugno 2007
Così come accaduto per lo scorso anno, allorquando "in extremis" la Giunta Regionale pugliese, con deliberazione del 19 giugno 2006, n. 891, pubblicata sul B.U.R.P. n. 77 del 22.06.2006, stabilì, con il parere favorevole di tutte le Associazioni, anche di Categoria, l'anticipazione della data di inizio dei Saldi estivi, al 7 luglio, invece del 15 luglio, lasciando invariata la data ultima del 15 settembre, anche per quest'anno è accaduta la stessa cosa. La richiesta dello scorso anno e la conseguente decisione avrebbe portato, secondo stime, ad un incremento delle vendite "a saldo" del 15-20% almeno. In effetti questa circostanza non si verificò in maniera uniforme sull'intero territorio e, a nostro avviso, si ripropone una questione che andrebbe risolta una volta per tutte. E' il caso di liberalizzare i Saldi? «In funzione di una serie di mutamenti, non per ultima la nascita di Outlet e il massiccio avvento della Grande Distribuzione Organizzata, con i "loro sistemi di vendita", attuando politiche di vendita a prezzi "sottocosto", riteniamo che anche le strategie della piccola distribuzione debbano essere "libere" da forme di condizionamento, per altro, sempre facilmente raggirabili in quanto, è il caso di ricordarlo, il vincolo delle vendite a "Saldo" riguarda la "pubblicità" di tali forme di vendita e degli sconti praticati, non già un impedimento, per gli esercenti, di poter vendere capi ai prezzi che si ritengono più opportuni, anche al di fuori di tali periodi. Una forma di "sperimentazione" in tal senso, quindi, riteniamo possa essere condivisa e produrre importanti risultati. E' appena il caso di ricordare che già la legge 4 agosto 2006, n. 248, conversione in legge, con modificazioni, del Decreto-Legge 4 luglio 2006, n. 223, cosiddetto Decreto Bersani sulle Liberalizzazioni, all'art. 3, impedisce che vengano previsti divieti generali ad effettuare vendite promozionali; non prevede più l'ottenimento di autorizzazioni preventive e rimuove qualsiasi limitazione di ordine temporale o quantitativo allo svolgimento di vendite promozionali di prodotti, effettuate all'interno di esercizi commerciali, tranne che nei periodi immediatamente precedenti i saldi di fine stagione per i medesimi prodotti, fatte salve le disposizioni che disciplinano le vendite sottocosto e i saldi di fine stagione.

Come al solito, forniamo alcune utili note informative in merito, ricordando agli esercenti che la comunicazione, nella fattispecie dei Saldi ancora dovuta, va presentata al Comune, in carta semplice, almeno cinque giorni prima della data di inizio del periodo prescelto, all'interno delle suddette date, indicando: la data di inizio e la durata della vendita; i prodotti oggetto della vendita; la sede dell'esercizio; le modalità di separazione dei prodotti offerti in vendita di fine stagione da tutti gli altri. Per prodotti a carattere stagionale o di moda, suscettibili di deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo e che possono essere oggetto di vendite di fine stagione, si intendono: generi di vestiario e abbigliamento in genere, gli accessori dell'abbigliamento e la biancheria intima, le calzature, le pelletterie, gli articoli di valigeria e da viaggio, gli articoli sportivi, le confezioni e i prodotti tipici natalizi, al termine del periodo natalizio.»

Savino Montaruli
Unimpresa BAT