Sempre più Oktoberfest a a Trani: un grande successo anche la seconda edizione
Settantaquattro fusti di birra, piazza piena e zero problemi: l’evento in piazza Sant’Agostino si conferma un modello virtuoso di socialità e organizzazione
mercoledì 1 ottobre 2025
14.48
Fiumi di birra bavarese consumati in quattro giorni, nessun episodio negativo e una piazza già splendente poche ore dopo la chiusura: questo, in sintesi, il bilancio della seconda edizione dell'Oktoberfest di Trani. Le serate si sono concluse regolarmente a mezzanotte (sabato all'una) e la macchina organizzativa ha funzionato senza intoppi, consolidando un appuntamento che si candida ormai a diventare tradizione fissa del calendario cittadino.
Fare festa nei quartieri è uno dei modi più efficaci per creare coesione nella comunità e le feste patronali, le feste di paese e le sagre rappresentano momenti fondamentali per salvaguardare quell'umanità che, purtroppo, si sta progressivamente sgretolando a causa dei contatti social virtuali, che paradossalmente rendono sempre più difficile la vera socialità: e all'Oktoberfest di trani si è mangiato, bevuto, ballato insieme e soprattutto ci si è trovati e ritrovati,
E cosí il St. Augustin si è riconfermato modello virtuoso da tutti i punti di vista in questa seconda edizione, dopo che al primo apparire della nuova attività del chiosco azzurro, rilevato da un team di giovani appassionati e professionali, la piazza si era riqualificata in un punto di ritrovo vivo e accogliente per tutta la cittadinanza.
L'evento è stato il frutto di una preparazione durata mesi, curata nei minimi dettagli per non trascurare alcun aspetto. La partecipazione ha superato ogni aspettativa: non solo tantissimi abitanti di Trani hanno preso parte alla festa, ma, come era negli obiettivi, sono arrivate persone da tutta la Puglia e anche da fuori Regione. Tra i partecipanti c'erano visitatori dalla dalla B.A.T., dalle province di Foggia e Bari e persino dalla provincia di Matera. In tanti, grandi e piccini, - per i quali erano stati allestiti i divertentissimi gonfiabili volendo realizzare una festa che fosse davvero per tutta la famiglia - riuniti attorno a un'atmosfera che ha ricreato quella celeberrima del Festival della birra di Monaco ma in chiave tranese.
La birra servita era quella originale e ufficiale dell'Oktoberfest, il cui marchio è stato concesso direttamente dall'organizzazione tedesca, a conferma del successo ottenuto nella scorsa edizione. L'atmosfera era autentica e fedele allo spirito bavarese, ma allo stesso tempo armoniosamente intrecciata con le tradizioni locali.
Ai costumi tirolesi e bavaresi, ai classici boccali, ai pretzel, ai crauti e alle salsicce tipiche della Baviera si sono affiancati i prodotti tipici del territorio: il nostro pane, il caciocavallo impiccato, e molte altre specialità locali, con pietanze adatte anche a vegetariani e vegani, che tra crauti e patate hanno potuto partecipare pienamente alla festa e gustare la birra in un clima accogliente e inclusivo.
Gli organizzatori si sono dichiarati molto soddisfatti anche perché davvero nulla è stato lasciato al caso e ogni dettaglio è stato curato con attenzione. Grazie a questo l'evento si è svolto senza incidenti, segno che la sicurezza è stata davvero una priorità: oltre alla presenza di operatori del pronto soccorso e di addetti all'assistenza per eventuali emergenze, erano presenti anche forze dell'ordine e personale di sicurezza in borghese. Una scelta fatta per garantire un controllo capillare e discreto, senza creare allarmismi, e assicurare che tutto si svolgesse nel modo più sereno possibile.
Come prevedibile, alcuni residenti hanno sollevato obiezioni per il volume della musica, basandosi su rilevazioni effettuate tramite app del telefono. Gli organizzatori, però, hanno prestato grande attenzione non solo al rispetto dei limiti acustici inevitabili per la musica dal vivo, ma anche agli orari di chiusura delle "danze", garantendo il rispetto delle regole.
Perfetta anche la gestione del giorno dopo: la mattina successiva, nella parte di piazza Gradenico dove si era svolta la festa, tutto era perfettamente pulito, come se nulla fosse successo: ma i gonfaloni della birra di Monaco continuavano a sventolare al vento, riverbero suggestivo di quattro serate di festa intensa e condivisa.
Fare festa nei quartieri è uno dei modi più efficaci per creare coesione nella comunità e le feste patronali, le feste di paese e le sagre rappresentano momenti fondamentali per salvaguardare quell'umanità che, purtroppo, si sta progressivamente sgretolando a causa dei contatti social virtuali, che paradossalmente rendono sempre più difficile la vera socialità: e all'Oktoberfest di trani si è mangiato, bevuto, ballato insieme e soprattutto ci si è trovati e ritrovati,
E cosí il St. Augustin si è riconfermato modello virtuoso da tutti i punti di vista in questa seconda edizione, dopo che al primo apparire della nuova attività del chiosco azzurro, rilevato da un team di giovani appassionati e professionali, la piazza si era riqualificata in un punto di ritrovo vivo e accogliente per tutta la cittadinanza.
L'evento è stato il frutto di una preparazione durata mesi, curata nei minimi dettagli per non trascurare alcun aspetto. La partecipazione ha superato ogni aspettativa: non solo tantissimi abitanti di Trani hanno preso parte alla festa, ma, come era negli obiettivi, sono arrivate persone da tutta la Puglia e anche da fuori Regione. Tra i partecipanti c'erano visitatori dalla dalla B.A.T., dalle province di Foggia e Bari e persino dalla provincia di Matera. In tanti, grandi e piccini, - per i quali erano stati allestiti i divertentissimi gonfiabili volendo realizzare una festa che fosse davvero per tutta la famiglia - riuniti attorno a un'atmosfera che ha ricreato quella celeberrima del Festival della birra di Monaco ma in chiave tranese.
La birra servita era quella originale e ufficiale dell'Oktoberfest, il cui marchio è stato concesso direttamente dall'organizzazione tedesca, a conferma del successo ottenuto nella scorsa edizione. L'atmosfera era autentica e fedele allo spirito bavarese, ma allo stesso tempo armoniosamente intrecciata con le tradizioni locali.
Ai costumi tirolesi e bavaresi, ai classici boccali, ai pretzel, ai crauti e alle salsicce tipiche della Baviera si sono affiancati i prodotti tipici del territorio: il nostro pane, il caciocavallo impiccato, e molte altre specialità locali, con pietanze adatte anche a vegetariani e vegani, che tra crauti e patate hanno potuto partecipare pienamente alla festa e gustare la birra in un clima accogliente e inclusivo.
Gli organizzatori si sono dichiarati molto soddisfatti anche perché davvero nulla è stato lasciato al caso e ogni dettaglio è stato curato con attenzione. Grazie a questo l'evento si è svolto senza incidenti, segno che la sicurezza è stata davvero una priorità: oltre alla presenza di operatori del pronto soccorso e di addetti all'assistenza per eventuali emergenze, erano presenti anche forze dell'ordine e personale di sicurezza in borghese. Una scelta fatta per garantire un controllo capillare e discreto, senza creare allarmismi, e assicurare che tutto si svolgesse nel modo più sereno possibile.
Come prevedibile, alcuni residenti hanno sollevato obiezioni per il volume della musica, basandosi su rilevazioni effettuate tramite app del telefono. Gli organizzatori, però, hanno prestato grande attenzione non solo al rispetto dei limiti acustici inevitabili per la musica dal vivo, ma anche agli orari di chiusura delle "danze", garantendo il rispetto delle regole.
Perfetta anche la gestione del giorno dopo: la mattina successiva, nella parte di piazza Gradenico dove si era svolta la festa, tutto era perfettamente pulito, come se nulla fosse successo: ma i gonfaloni della birra di Monaco continuavano a sventolare al vento, riverbero suggestivo di quattro serate di festa intensa e condivisa.