Servizi sociali, Uva non ci sta e convoca i contestatori

Udc e Pd in udienza dall’assessore alla vigilia del Consiglio comunale. «Il mio assessorato non è un bancomat. Sfornati tanti progetti, da loro solo parole»

venerdì 8 marzo 2013 12.00
Rosa Uva ha un diavolo per capello. Dopo le contestazioni indirizzate al suo assessorato da Pd e Udc, la titolare dell delega ai servizi sociali sbotta: «Il mio assessorato non è un bancomat. Dalle opposizioni sento solo parole demagogiche, non ho mai ricevuto proposte concrete». Uva non si sottrae al confronto ed in queste ore sta provvedendo a convocare i contestatori per un confronto: appuntamento nella sua stanza il 14 marzo (alla vigilia del Consiglio comunale) sia per il Pd che per l'Udc. «In quella occasione – spiega Uva – intendo condividere con le due forze d'opposizione le strategie di politica del welfare che ho adottato ed ascolterò le loro idee, se ne hanno».

Uva replica alle accuse di aver trasformato i servizi sociali in un bancomat: «Sono interventi previsti nei piani economici di gestione. Ci sono e continueranno ad esserci. Tengo a precisare a chi ci accusa di fare clientelismo con la disperazione della gente che nessuno entra nel merito dei sussidi se non le assistenti sociali di concerto con il dirigente. A loro spetta il compito di valutare caso per caso e decidere se provvedere ed in che misura. Personalmente invito gli oppositori a recarsi nelle stanze dei servizi sociali: scopriranno realtà drammatiche che vanno ben al di là di ogni immaginazione».

Uva tiene poi a difendere il suo lavoro. «Mi accusano di non aver dato una prospettiva ai servizi sociali, io dico che in 9 mesi abbiamo partorito programmi e progetti importantissimi come il bando per la ricognizione del fabbisogno abitativo o l'avviso pubblico finalizzato ad instaurare un dialogo tecnico per la gestione del centro servizi per le famiglie per il piano di emergenza famiglie del Comune di Trani, per la definizione e realizzazione di uno o più progetti sperimentali di integrazione sociale di carattere innovativo e sperimentale, mediante l'organizzazione di attività di inclusione sociale e di contrasto alle povertà, in favore di nuclei familiari in condizioni di fragilità all'interno del centro per le famiglie»