Si impicca: aperta inchiesta per istigazione al suicidio
La procura vuol vederci chiaro sulla morte di un giovane di 29 anni. Il gesto del ragazzo rimane inspiegabile per la famiglia
venerdì 5 ottobre 2012
10.02
Un'inchiesta per istigazione al suicidio è stata aperta dal pm Michele Ruggiero per verificare alcune circostante della morte di Gianni Bucci, il 29enne trovato morto impiccato nell'officina di suo padre martedì mattina. Il magistrato ha anche disposto l'autopsia e gli esami tossicologici, che saranno eseguiti da Francesco Vinci e Roberto Gagliano Candela, per chiarire un caso che al momento ha tutti i contorni del giallo.
Sebbene non ci siano tracce di violenza sul corpo del povero ragazzo, il suo gesto rimane inspiegabile per la famiglia. Il giovane non aveva, almeno in apparenza, problemi economici o affettivi tali da giustificare il suicidio. Né lui stesso ne ha chiarito i motivi in uno strano biglietto lasciato nel posto in cui ha scelto di morire: due righe scritte su un foglio di preghiere, in cui sosteneva che spiegava tutto nelle bozze del telefonino. Ma sul telefonino non c'era nulla del genere, mentre al suo migliore amico avrebbe scritto di volersi suicidare in un sms letto quando era ormai tardi.
Sebbene non ci siano tracce di violenza sul corpo del povero ragazzo, il suo gesto rimane inspiegabile per la famiglia. Il giovane non aveva, almeno in apparenza, problemi economici o affettivi tali da giustificare il suicidio. Né lui stesso ne ha chiarito i motivi in uno strano biglietto lasciato nel posto in cui ha scelto di morire: due righe scritte su un foglio di preghiere, in cui sosteneva che spiegava tutto nelle bozze del telefonino. Ma sul telefonino non c'era nulla del genere, mentre al suo migliore amico avrebbe scritto di volersi suicidare in un sms letto quando era ormai tardi.