Signore e signori ecco "Merecule a…Natale!"

Dal 10 al 13 dicembre in scena all'Impero la nuova commedia di Enzo Guacci

martedì 18 novembre 2014 7.33
A cura di Giuliano Pagnotta
«Merecule a…Natale!» è il titolo di una nuova, esilarante commedia, in due atti, scritta, diretta e interpretata dal maestro Enzo Guacci. Lo spettacolo andrà in scena per quattro serate e coinciderà con il tredicesimo anno dalla fondazione dell'Associazione "TeatroTrani": segno dell'inesauribile impegno e vitalità di una delle più rilevanti esperienze aggregative cittadine che, allo stesso tempo, contempera cultura, tradizione ed un intrattenimento squisitamente popolare. Pertanto, l'esordio al pubblico è previsto per mercoledì 10 dicembre, mentre il gran finale, sabato 13. Data, quest'ultima, dalla forte valenza simbolica, visto che si tratta del tredicesimo lavoro presentato dall'ormai celebre autore vernacolare tranese, il quale raccontandoci confidenzialmente alcuni retroscena di questa commedia, ha svelato una suggestiva particolarità: «Con "Mèrecule a…Natale!" è la prima volta che mi capita – dice Enzo Guacci – di scrivere l'intera sceneggiatura precisamente in ventiquattro giorni, proprio come il numero che indica sul calendario la vigilia della nascita di Gesù bambino. Certo, ho lavorato sodo mattina, pomeriggio e sera, anche grazie alla riscoperta di una canzone da anni sepolta e abbandonata in un cassetto e per l'occasione rielaborata come colonna sonora dell'intera commedia, ma – si chiede l'autore – è possibile che tutto ciò sia solo frutto del caso, oppure è un vero miracolo?».

Anche quest'anno verrà riproposta sulla scena la formidabile coppia formata da Enzo Guacci e il tanto simpatico quanto sanguigno Rino Franco, il cui temperamento questa volta lascerà spazio ad un ruolo inedito, che metterà finalmente in luce le sue capacità di attore versatile. A seguire un nutrito cast costituito da veterani, quali Christina di Gennaro, Mattia Palmieri, Pina Albanese, Franco Precchiazzi, Giovanni Lops, Rosaria Amoruso ed Emanuele Palmieri e nuove promesse: Concetta Arcieri ed Angela Raffaele. Il costo del biglietto, come consuetudine da alcuni anni a questa parte, sarà di 20 euro per il primo settore, 16 per il secondo e 12 per il terzo.

Come tutte quelle che l'hanno preceduta, anche «Mèrecule a…Natale!» si inserisce nel solco della comune macchietta in dialetto locale dimostrandosi conforme al modello che ha fatto di Enzo Guacci uno dei più importanti interpreti di questa tradizione. Il merito risiede soprattutto nella capacità dell'autore di creare ogni volta una trama originale, ricorrendo non più solo ad ingredienti tipici del teatro comico, ma inserendo di volta in volta spunti riflessivi sui tempi passati che emergono con nitidezza e spontaneità dalla rappresentazione di 'spaccati' di vita vissuta: diventa possibile perciò recuperare esempi ormai desueti, come può essere quello di un genitore che al proprio figlio rincara la dose di rimproveri già ricevuti a scuola dall'insegnante, inculcandogli, attraverso la giusta severità, il rispetto delle differenze di ruolo, funzione ed età, concetto indispensabile all'educazione dei ragazzi ed oggi fin troppo svilito e banalizzato.

«Mèrecule a…Natale» non esaurisce qui la sua scorta di novità. Infatti, proprio come una pietra miliare, questa commedia segna una tappa significativa della carriera e della vita di Enzo, che il prossimo 16 dicembre compirà settant'anni. Il più bel regalo per il suo compleanno, il commediografo tranese se l'è senz'altro confezionato con le proprie mani e il proprio intelletto, come dimostrano i continui attestati di stima provenienti da tutta Italia e le sue sceneggiature che oltrepassano persino i confini regionali: infatti, Cosimo Fai, medico di Veglie, già ospite l'anno scorso della Teatro Trani, riproporrà per sei giorni al suo pubblico «Mannàgghi' à la mèserie…!» riadattata in dialetto vegliese; infine, da Santa Croce Camerina, Guglielmo Statello, della compagnia teatrale "A Lumera", nata trentacinque anni fa, scrive così in una e-mail ad Enzo Guacci: «Sono convinto che queste bellissime commedie possano essere conosciute ed apprezzate anche dal pubblico della provincia di Ragusa».