Sistema Trani, contestata a sette imputati l'associazione a delinquere

Il Comune si costituirà parte civile nel procedimento a carico di ex amministratori e dipendenti

venerdì 16 dicembre 2016 0.20
Con le richieste di rinvio a giudizio per tutti i 19 indagati, l'inchiesta "Sistema Trani" è arrivata ad un primo punto fermo, unendo i due filoni più importanti: da un lato le presunte pressioni, richieste di tangenti, illecite procedure per l'appalto del servizio di vigilanza degli immobili comunali, voti di scambio; dall'altro l'illecito aumento degli impegni di spesa in favore di alcune cooperative, tra cui la Vigilanza Notturna Tranese.

Sette imputati rispondo di associazione per delinquere: l'ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio; gli ex consiglieri comunali, Maurizio Musci e Nicola Damascelli, l'ex amministratore unico di Amiu, Antonello Ruggiero, il funzionario comunale (ex responsabile dell'ufficio Appalti) Edoardo Savoiardo, Antonio Modugno (ex dirigente ed ex comandante della Polizia Municipale) e il dipendente dell'ufficio Ragioneria, Sergio De Feudis.

L'accusa di associazione per delinquere è, invece, caduta per l'ex sindaco Luigi Nicola Riserbato. Non poco per chi, sebbene imputato per altre ipotesi di reato, ha sempre respinto le accuse, dimettendosi ed evidenziando, sin dall'interrogatorio di garanzia, d'aver denunciato presunti malaffari: l'ex primo cittadino denunciò i sospetti sulla presunta doppia contabilità che avrebbe favorito alcuni fornitori del Comune grazie ad illeciti e mirati accessi nel sistema informatico.

Complessivamente considerata, con la richiesta di rinvio a giudizio a vario titolo sono contestati, tra gli altri, i reati di concussione, tentata concussione politica, turbata libertà degli incanti, truffa, abuso d'ufficio, peculato, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, falso. Il Comune di Trani si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico dei 19 imputati accusati a vario titolo per il cosiddetto "Sistema Trani".

A rappresentare l'ente nell'udienza preliminare, che si celebrerà (la data è ancora da fissarsi) davanti al gup del Tribunale di Trani, sarà verosimilmente l'avvocato Bepi Maralfa, incaricato dal Comune di redigere una relazione sul danno erariale e sull'ingiustificato arricchimento, recentemente depositata alla Corte dei Conti. Ma non è stato l'unico mandato conferito al legale molfettese (ex vicesindaco di quella città), incaricato anche di relazionare se nel sistema informatico dell'ufficio ragioneria si siano verificati altri ingiustificati accessi. Fatti del genere connotarono profili della seconda fase del "Sistema Trani", che lo scorso 8 giugno portò all'arresto del dominus della ragioneria Segio De Feudis.

La Corte dei Conti, dunque, aprirà un'istruttoria contabile su eventuali illeciti che abbiano procurato, come sostiene la Procura della Repubblica di Trani, danni erariali al Comune: fatti che, se acclarati dalla magistratura contabile, son destinati a portare ulteriori procedimenti giudiziari (per l'appunto contabili) ad almeno alcuni dei 19 imputati per cui il pm ha chiesto il rinvio a giudizio.