"Sistema Trani", ecco cosa hanno detto il Sindaco e Savoiardo

Forniti nuovi documenti agli inquirenti, respinte tutte le accuse

sabato 27 dicembre 2014 15.33
Quasi 4 ore d'interrogatorio durante il quale il sindaco Gigi Riserbato ha respinto tutte le accuse contestategli dal Pm Michele Ruggiero e per cui sabato scorso è finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta "Sistema Trani".

Nel corso dell'audizione Riserbato ha fornito documenti e atti relativi a indagini difensive mirate a evidenziare l'infondatezza delle accuse. Il Sindaco avrebbe fornito elementi finora non considerati dagli inquirenti su cui il Pm ha preannunciato approfondimenti, ed è questo il motivo per cui a termine dell'audizione, lo stesso Pm Ruggiero, ha espresso parere negativo per la remissione in libertà formulata dai difensori Mario Malcangi e Rinaldo Alvisi.

Dunque il parere contrario del Pm non si basa su elementi di colpevolezza ma su esigenze cautelari proprio al fine di verificare le circostanze addotte da Riserbato, preannunciando tempi molto stretti. Nel corso dell'interrogatorio il sindaco ha parlato di scenari politici e dei rapporti divenuti tesi con Vincenzo Giacchetti, il quale ha denunciato la richiesta di una presunta tangente per l'affidamento dell'appalto sulla vigilanza degli immobili comunali da parte dell'ex consigliere Maurizio Musci. Molte le domande del Pm finalizzate proprio su questo versante ma Riserbato ha sostenuto di non aver mai avuto diretta cognizione di quanto contestato a Musci, ma solo il chiacchiericcio che si era alzato intorno alla vicenda che come tale non poteva essere oggetto di una denuncia. Il sindaco ha anche contestato le presunte pressioni che avrebbe esercitato sullo stesso Giacchetti per l'assunzione di alcune persone, fornendo, a detta della difesa, elementi molto circostanziati che renderebbero infondate le accuse di Giacchetti a suo carico.

La decisione del Gip Francesco Messina sulla richiesta di remissione in libertà potrebbe giungere lunedì, quando peraltro è attesa la decisione del tribunale del riesame di Bari dove è stata impugnata l'ordinanza di arresto. Nel tardo pomeriggio invece sono attese le decisioni di Messina sulle richieste di domiciliari formulate dai difensori dei quattro indagati in carcere: Nico Damascelli, Antonello Ruggiero, Peppino Di Marzio e Maurizio Musci.

È stato un interrogatorio lampo quello di Edoardo Savoiardo. La sua audizione è durata poco più di un'ora. Anche il funzionario dell'ufficio appalti del comune ha respinto gli addebiti. L'interrogatorio si è basato sul bando di gara per l'appalto della vigilanza degli immobili comunali, procedura nella quale Savoiardo aveva il ruolo di segretario. Il funzionario ha negato di aver avuto pressioni politiche per l'aggiudicazione della gara, sostenendo per altro che il suo ruolo di segretario non prevedeva nessuna discrezionalità a differenza della commissione esaminatrice.

La difesa affidata agli avvocati Claudio Papagno e Vincenzo Desiderio non ha formulato istanza di revoca degli arresti domiciliari, riservandosi di proporla in un successivo momento. Anche i due avvocati hanno impugnato l'ordinanza davanti al Tribunale della libertà di Bari ma la posizione di Savoiardo non verrà trattata lunedì 29 dicembre quando invece si discuteranno le posizioni di Riserbato, Musci, Di Marzio, Ruggiero e Damascelli. Ora il Gip è al lavoro per decidere sulle istanze di revoca degli arresti presentate dai difensori dei quattro in carcere.