Società comunali, l'accusa di mezza maggioranza: «Mancano indirizzi e controllo»

Critiche anche da quattro esponenti del Partito Democratico

martedì 2 maggio 2017
Quello che è emerso nel recente passato intorno all'Amiu spa, oltre ad un rinnovato dialogo all'interno della maggioranza di governo ed allo scampato aumento della Tari, ancora una volta ha posto in evidenza una carenza strutturale sul controllo delle aziende partecipate da parte del socio Comune di Trani.

Se da un lato le aziende partecipate potrebbero lamentare la mancanze di indirizzi strategici da parte del socio, dall'altro il socio non effettua il cosiddetto controllo analogo, rischiando in tal modo di validare anche iniziative di carattere strategico senza consapevolezza.

La consapevolezza porta ad effettuare scelte ponderate e senza l'assillo dell'emergenza. In sostanza, mancando gli indirizzi ed il controllo, il Consiglio Comunale rischia di perdere la propria potestà in materia di programmazione sulla attività delle aziende partecipate e non è messo in condizioni di valutarne l'efficacia. Le conseguenze sono, ad esempio, l'indeterminatezza del Piano Economico Finanziario di Amiu spa, e la recente presentazione di un Business Plan per Amet spa poco incisivo.

Anche la Stp spa non è esente da tale scenario. In questi giorni, infatti, si starebbe valutando l'acquisto di un'area a destinazione produttiva, posta in adiacenza alla sede legale, a suo tempo acquistata e ristrutturata. Pare che quest'area debba essere destinata a parcheggio per rimessaggio dei mezzi, e che la stessa venga condotta in locazione da quasi due anni senza che venga utilizzata.

A parte questa contraddizione, a parte il costo di acquisto dell'area che dicono sia più che considerevole, a parte il costo per attrezzarla, mi chiedo in quale occasione il Consiglio comunale abbia dato mandato di aderire a tale futuro possibile acquisto e, in passato, all'acquisto della sede.

Quello che si eccepisce non è l'iniziativa in se', che il Consiglio Comunale probabilmente avrebbe approvato ed approverebbe, una volta convinto sulla economicità della scelta, ma la mancanza di dinamiche e procedure amministrative che consentano un generale controllo strategico sulle aziende partecipate. Senza condivisione sulle scelte amministrative, e in assenza di procedure legittimanti, non ci può essere una concreta ed efficace programmazione.

Quello che ci interessa è quindi continuare nella strada intrapresa del dialogo politico, costruttivo e partecipativo, e sopratutto sulle aziende partecipate, il Consiglio comunale e la nostra amministrazione dovranno dettare con celerita' gli indirizzi per la loro salvaguardia e sviluppo .

I consiglieri comunali Domenico Briguglio, Mimmo De Laurentis, Tommaso Laurora, Giacomo Marinaro, Marina Nenna, Tiziana Tolomeo e Anna Maria Barresi