Stadio comunale abbandonato dalle istituzioni, la denuncia del Lab Dem

Luca Scagliarini: «Trani penalizzata nell'ospitare manifestazioni sportivei»

giovedì 21 luglio 2016 10.18
«Lo Stadio Comunale di Trani versa ormai in uno stato di abbandono e sembrerebbe quasi che una maledizione accompagni la vita di questa struttura sportiva». Così Luca Scagliarini, segretario del Lab Dem di Trani denuncia lo stato attuale dello Stadio Comunale. «La nuova tribuna, parte del progetto di un nuovo stadio commissionato a Renzo Piano in occasione dei Mondiali di Italia 90, non completata e poi abbandonata al degrado assoluto. Dopo circa 10 anni, con il sindaco Avantario, Franco Caffarella assessore allo sport, Trani ottenne dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) fondi per il completamento della tribuna con relativa copertura (inaugurata poi, dopo ulteriori lavori, dalla Amministrazione Tarantini) ma si rifece anche il manto erboso, si realizzarono nuovi spogliatoi, nuovi bagni (compresi quelli per diversamente abili), si misero in sicurezza la gradinata e la curva, si definì in Consiglio comunale la questione della gestione dello stadio. Inoltre, sempre l' Amministrazione Avantario, nel 2002 chiese ed ottenne da Amet la realizzazione dei preventivi per l'impianto di illuminazione. Creò inoltre, un'interlocuzione positiva con i rappresentanti del CONI, sia a Roma che a Bari e tutto ciò rese possibile avviare un percorso virtuoso che favorì alcuni eventi: l'arrivo della Nazionale italiana di calcio Femminile e successivamente la Nazionale delle Giovanili allo Stadio di Trani».

«Lo Stadio di Trani ora, dopo circa 15 anni dai lavori straordinari di cui sopra, necessita di nuovi impegni da parte della Amministrazione comunale, come allora; ora è in uno stato di stallo, con una gara bandita e aggiudicata dopo molti mesi dall'espletamento della gara stessa, durante la quale alcuni avvenimenti hanno causato danni irreparabili al manto erboso che rimettono in discussione, giustamente, le condizioni di partenza insite nell'appalto. Ora è in atto un tentativo di mediazione tra l' Associazione sportiva aggiudicataria e la nostra Amministrazione. Le cose da fare sono tante: rifare il manto erboso che ad oggi è diventato un campo da arare, rifare l'impianto di irrigazione, approfittare di questo momento per acquisire dei preventivi per l'impianto di illuminazione ed essere pronti a cogliere eventuali finanziamenti per strutture sportive. La mediazione e le cose da fare sono evidentemente a carico dell'Amministrazione comunale, ma a questo punto, ci domandiamo se sia preferibile che i lavori vengano eseguiti dalla Amministrazione stessa, o che li si faccia eseguire dalla ditta aggiudicataria. I tempi sono ristretti anche per la ripresa del campionato alle porte e non possiamo permetterci di aggravare i costi, perchè le squadre di Trani saranno costrette a giocare e ad allenarsi altrove. Sindaco, a noi poco importa chi eseguirà i lavori; noi contiamo sulla sua concretezza ad affrontare ed a superare le difficoltà in tempi rapidi e chiaramente, questa considerazione ci fa fare il "tifo" per chi può fare bene in minor tempo possibile, nel rispetto di trasparenza e legalità.

Il fattore tempo è fondamentale. Il nostro Stadio in queste condizioni ci penalizza fortemente, rispetto alle città vicine, nell'ospitare manifestazioni sportive. Perché non cogliere le opportunità di finanziamento della convenzione ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) e Credito Sportivo, illustrate a Bari la settimana scorsa? Le chiediamo un impegno preciso nella riqualificazione dello Stadio, lo chiedono i tifosi, lo chiedono i residenti del quartiere Stadio che sarebbero felici di apprendere che ci prendiamo cura, nel quartiere Stadio…anche dello Stadio».