Stp, disagi all’utenza: circa 500 mail di lamentela

E intanto è scontro tra la società e i lavoratori, di mezzo anche i sindacati

mercoledì 2 ottobre 2019 10.30
Circa 500 email di lamentela da parte dell'utenza che segnalano disagi e ritardi sul servizio programmato. È questa la ragione che ha spinto i vertici della società di trasporti Stp ad applicare modifiche ai turni dei dipendenti senza però tener conto degli accordi del testo unico ancora vigente. «I ritardi - come si apprende in un documento a firma del direttore di esercizio, ingegner Mauro Piazza – stanno provocando un grave danno all'utenza e rischiano di compromettere l'efficienza del servizio affidato oltre ad arrecare ingenti danni economici alla Società, per la possibile riduzione dell'utenza trasportata che potrebbe optare per altri mezzi di trasporto».

A dare voce al malcontento dei dipendenti ci hanno pensato alcuni sindacati di categoria che lamentano come vengano utilizzate «percorrenze insostenibili rispetto alle nuove modifiche della viabilità lungo le tratte percorse, percorrenze che analizzate da una commissione concordata tra i richiedenti e responsabili aziendali stanno ampiamente dando riscontro a quanto sostenuto e alla assoluta insostenibilità dei cambiamenti applicati».

I sindacati hanno altresì provveduto ad attuare una diffida nel procedere all'applicazione dei nuovi turni previa attuazione di procedure di raffreddamento. È dal 14 agosto, infatti, che gli stessi hanno scritto ai vertici Stp senza ottenere alcuna risposta. L'ultima richiesta risale al 30 settembre e in essa i sindacati scrivono: «Con vivo disappunto prendiamo atto che la nostra richiesta di diffida ad applicare i nuovi turni di servizio, non è stata presa in considerazione».

Diverse le problematiche esposte: l'utilizzo di personale di guida, attualmente in sofferenza di organico nonostante una graduatoria aperta; l'utilizzo di figure per mansioni di tipo amministrativo senza i titoli di studio richiesti, come si evince nell'ultimo bando di concorso non ancora espletato.

C'è inoltre la volontà di abbassare il costo del lavoro del personale viaggiante senza eliminare gli sprechi nelle aree impiegatizie ed i costi indiretti di gestione dove è presente, tutt'oggi, personale interinale. Il tutto – sottolineano ancora le organizzazioni sindacali - sotto la minaccia di una disdetta degli accordi di 2^ livello da parte dei vertici aziendali che graverebbe ulteriormente sulla già precaria condizione economica delle maestranze.

Ieri, infine, Usb Lavoro Privato Puglia ha richiesto un incontro ai soci della società «per meglio esporre le perplessità - si evidenzia nel documento notificato ai vertici - ed avere un proficuo percorso comune per la risoluzione delle problematiche stesse».