«Tarantini deve azzerare la sua amministrazione e ripartire»
Commento politico di Vito Cialdella (partito Repubblicano)
mercoledì 29 dicembre 2010
«Se fosse un pranzo diremmo che questa amministrazione Tarantini potrebbe essere alla frutta e visti i risultati ottenuti il pranzo poi non è stato proprio dei migliori. Il programma presentato e condiviso dai sostenitori della coalizione è stato quasi del tutto gestito male o disatteso per mancanza di volontà politica a recepire ed accettare contributi di idee e collaborazioni che la stessa coalizione avrebbe dovuto e potuto dare.
Il sindaco si è circondato di assessori che, pur se stimati professionisti e rispettabili dal punto di vista umano, si sono limitati ad essere yes man, non potendo far valere con forza e coraggio il loro contributo frutto di esperienza e professionalità, per non rischiare di essere sfiduciati o peggio ancora di essere dimessi via sms. Se a ciò si aggiunge che gli indirizzi politici, il più delle volte lasciati dare dai dirigenti, i quali a loro volta hanno delegato gli assessori per il solo aspetto tecnico, esattamente il contrario di quanto sarebbe dovuto avvenire, la frittata è fatta tuttavia non si può ritenere digeribile.
I risultati di tutto ciò? Un pug che doveva servire ad evitare ricorsi al Tar (a detta del sindaco pare sia stato convocato tempo fa dal presidente del Tar affinché Trani si dotasse di nuovo strumento urbanistico che mettesse fine ai numerosissimi ricorsi che ingolfavano l'ufficio) bocciato prima dalla Regione e successivamente dallo stesso tribunale, gestito solo da pochissimi e blindato in consiglio comunale, che oggi goffamente tentano di scaricare le proprie responsabilità.
L'indigestione poi continua anche sul piatto forte dei pue, più volte presentati in Consiglio comunale, ritirati, e infine approvati con molte difficoltà, spesso per mancanza di accordi e numeri sufficienti, contestati dagli stessi amici di maggioranza, e per finire in bellezza si vogliono addirittura annullare in autotutela. Stessa cosa potremmo dire del tanto vantato Contratto di quartiere II i cui benefici dovevano essere enormi per i cittadini che sognavano una casa in un quartiere nuovo, attrezzato e degno di una città di Provincia, il risultato finale è stato invece un fritto misto di prezzi non congrui e procedure poco chiare che bloccano l'iter e per alcuni si prospettano cicorie amare visto che qualche cittadino ha impegnato i risparmi in un sogno che non si sa se e quando potrà realizzarsi.
Potremmo continuare con i contorni della mancanza di capacità a gestire gli introiti ed i crediti del Comune, dei lavori pubblici importanti per la vita quotidiana (strade dissestate, mercati rionali e settimanali con gravi problemi o mancanti, e la lista potrebbe essere lunghissima) la pessima gestione delle società di proprietà del Comune, la mancanza di seria programmazione per lo sviluppo dell'agricoltura della pesca e delle attività artigianali che resteranno sempre settori importanti per la vita economica in attesa che la città si sviluppi seriamente nel turismo ed altro ancora.
Siamo quasi a fine pranzo ma sentiamo che ci sono molti mal di pancia nella maggioranza che rendono molto difficile il prosieguo e se il calmante sarà un rimpasto (tanto per rimanere in tema) tentando di accontentare qualche consigliere o qualche gruppo per finire alla meglio ma senza dare una svolta concreta alla città, ci sia concesso dire che non staremo a guardare che Trani finisca in rianimazione in chissà quale ospedale, visto che neanche quello alla fine ci ritroveremo.
Precisiamo subito che lungi da noi il pensiero di chiedere qualcosa di personale o per il partito a cui apparteniamo, chiediamo, tuttavia, al sindaco di non farci amaramente pentire di aver contribuito alla preparazione del pranzo, pardon della sua amministrazione, in cui non siamo presenti, né tantomeno tenuti nella debita considerazione, e con atto di coraggio, se per aspirazione Capitale non pone fine in anticipo alla legislatura, di portarla a termine con risultati migliori azzerando la sua amministrazione comprensiva dei dirigenti responsabili della cattiva gestione, e degli amministratori da lui nominati nelle società di proprietà, circondandosi di seri professionisti tecnici e non politici che la possano consigliare e coadiuvare per mettere riparo agli errori commessi e programmare un serio sviluppo della città.
Siamo certi che ciò troverà un ampio consenso tra tutti quelli che ci tengono solo ed esclusivamente al bene di Trani e non le faranno mancare una solida maggioranza per finire la legislatura.
Vito Cialdella
Segretario cittadino Partito Repubblicano
Il sindaco si è circondato di assessori che, pur se stimati professionisti e rispettabili dal punto di vista umano, si sono limitati ad essere yes man, non potendo far valere con forza e coraggio il loro contributo frutto di esperienza e professionalità, per non rischiare di essere sfiduciati o peggio ancora di essere dimessi via sms. Se a ciò si aggiunge che gli indirizzi politici, il più delle volte lasciati dare dai dirigenti, i quali a loro volta hanno delegato gli assessori per il solo aspetto tecnico, esattamente il contrario di quanto sarebbe dovuto avvenire, la frittata è fatta tuttavia non si può ritenere digeribile.
I risultati di tutto ciò? Un pug che doveva servire ad evitare ricorsi al Tar (a detta del sindaco pare sia stato convocato tempo fa dal presidente del Tar affinché Trani si dotasse di nuovo strumento urbanistico che mettesse fine ai numerosissimi ricorsi che ingolfavano l'ufficio) bocciato prima dalla Regione e successivamente dallo stesso tribunale, gestito solo da pochissimi e blindato in consiglio comunale, che oggi goffamente tentano di scaricare le proprie responsabilità.
L'indigestione poi continua anche sul piatto forte dei pue, più volte presentati in Consiglio comunale, ritirati, e infine approvati con molte difficoltà, spesso per mancanza di accordi e numeri sufficienti, contestati dagli stessi amici di maggioranza, e per finire in bellezza si vogliono addirittura annullare in autotutela. Stessa cosa potremmo dire del tanto vantato Contratto di quartiere II i cui benefici dovevano essere enormi per i cittadini che sognavano una casa in un quartiere nuovo, attrezzato e degno di una città di Provincia, il risultato finale è stato invece un fritto misto di prezzi non congrui e procedure poco chiare che bloccano l'iter e per alcuni si prospettano cicorie amare visto che qualche cittadino ha impegnato i risparmi in un sogno che non si sa se e quando potrà realizzarsi.
Potremmo continuare con i contorni della mancanza di capacità a gestire gli introiti ed i crediti del Comune, dei lavori pubblici importanti per la vita quotidiana (strade dissestate, mercati rionali e settimanali con gravi problemi o mancanti, e la lista potrebbe essere lunghissima) la pessima gestione delle società di proprietà del Comune, la mancanza di seria programmazione per lo sviluppo dell'agricoltura della pesca e delle attività artigianali che resteranno sempre settori importanti per la vita economica in attesa che la città si sviluppi seriamente nel turismo ed altro ancora.
Siamo quasi a fine pranzo ma sentiamo che ci sono molti mal di pancia nella maggioranza che rendono molto difficile il prosieguo e se il calmante sarà un rimpasto (tanto per rimanere in tema) tentando di accontentare qualche consigliere o qualche gruppo per finire alla meglio ma senza dare una svolta concreta alla città, ci sia concesso dire che non staremo a guardare che Trani finisca in rianimazione in chissà quale ospedale, visto che neanche quello alla fine ci ritroveremo.
Precisiamo subito che lungi da noi il pensiero di chiedere qualcosa di personale o per il partito a cui apparteniamo, chiediamo, tuttavia, al sindaco di non farci amaramente pentire di aver contribuito alla preparazione del pranzo, pardon della sua amministrazione, in cui non siamo presenti, né tantomeno tenuti nella debita considerazione, e con atto di coraggio, se per aspirazione Capitale non pone fine in anticipo alla legislatura, di portarla a termine con risultati migliori azzerando la sua amministrazione comprensiva dei dirigenti responsabili della cattiva gestione, e degli amministratori da lui nominati nelle società di proprietà, circondandosi di seri professionisti tecnici e non politici che la possano consigliare e coadiuvare per mettere riparo agli errori commessi e programmare un serio sviluppo della città.
Siamo certi che ciò troverà un ampio consenso tra tutti quelli che ci tengono solo ed esclusivamente al bene di Trani e non le faranno mancare una solida maggioranza per finire la legislatura.
Vito Cialdella
Segretario cittadino Partito Repubblicano