Arrestati in Francia gli assassini del generale Galvaligi, guidò il blitz nel carcere di Trani

Le bierre si vendicarono per la rivolta sedata nel supercarcere

mercoledì 28 aprile 2021 15.21
Ci sono ferite aperte nella storia della cronaca nera italiana legata alle Brigate Rosse che probabilmente non verranno mai rimarginate.

Ma oggi hanno avuto giustizia i parenti delle vittime di 7 terroristi rossi arrestati in Francia - di cui tre ancora ricercati - che sono stati tutti condannati per attentati commessi negli anni 70 e 80 grazie all'autorizzazione di Parigi per l'operazione della polizia italiana.

Tra le vittime dei brigatisti arrestati oggi, Enrico Galvaligi, generale dei Carabinieri che fu ucciso il 31 dicembre 1980. Galvaligi aveva ricoperto il ruolo che fu di Carlo Alberto Dalla Chiesa che lo aveva nominato vicecomandante del Coordinamento dei Servizi di sicurezza per gli istituti di prevenzione e pena.

Enrico Risiero Galvaligi fu ucciso nel clima di estrema tensione che vide al centro delle cronache anche il super carcere di Trani. Lì i terroristi detenuti sequestrarono diciotto guardie prima che gli uomini del gruppo di intervento speciale dei carabinieri facessero irruzione liberandoli.

Galvaligi era il generale dei Carabinieri che coordinò l'operazione attraverso una operazione rapida e violenta che non provocò morti e riportò l'ordine nel supercarcere.

Ma i terroristi decisero di vendicare quella sconfitta e di attaccare l'importanza simbolica dell'incarico che Galvaligi ricopriva: la colonna Romana delle Brigate Rosse reagì con feroce rapidità solo due giorni dopo uccidendolo sotto casa sua, con il pretesto della consegna di una falsa strenna natalizia.