Traffico illecito di rifiuti, nei guai 8 dirigenti di Acquedotto e Aseco

Sequestrati mille m2 di fertilizzante nocivo proveniente anche da Trani

martedì 24 marzo 2015 7.16
I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce hanno sequestrato a Ginosa, in provincia di Taranto, in contrada 'Lama di Pozzo', circa mille metri cubi di Acm (ammendante compostato misto) per uso agricolo. I militari hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Lecce su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Il sequestro preventivo è avvenuto presso l'impianto di compostaggio "Aseco spa", società di proprietà dell'Acquedotto pugliese.

Il fertilizzante, destinato alla commercializzazione, era composto da fanghi provenienti dagli impianti di depurazione gestiti da Acquedotto pugliese e al servizio dei Comuni di Bari, Bisceglie, Barletta, Altamura, Monopoli, Noci, Santeramo in Colle, Molfetta, Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Sammichele di Bari, Trani, Putignano, Conversano, Corato, Castellana grotte, Canosa di Puglia, Turi, Locorotondo, Alberobello, Polignano a mare, Mola di Bari, Minervino murge.

Stando a quanto accertato dai carabinieri, e successivamente confermato dalla consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero, tale ammendante è da considerare a tutti gli effetti un rifiuto - e come tale va gestito - "in quanto - spiega il Noe dei carabinieri in una nota - è risultato essere non conforme alla vigente normativa di settore, poiché realizzato con fanghi derivanti da reflui provenienti da insediamenti industriali ed artigianali e non solo da insediamenti civili. Inoltre, è stato accertato contenere elevate concentrazioni di metalli ed idrocarburi totali che lo rendono inidoneo alla commercializzazione ed all'utilizzazione in agricoltura, poiché è rilevante il rischio di inquinamento delle matrici suolo ed acqua sotterranea".

Pesanti le implicazioni per otto dirigenti di Acquedotto pugliese e Aseco. L'ipotesi di reato più grave ipotizzata è quella dell'attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, a cui si aggiunge anche quella della gestione illecita di rifiuti.