Ricapitalizzazione Amiu, Trani#aCapo: «Questa operazione sarà punita dalla Corte dei conti»

Il movimento politico preannuncia il voto contrario in Consiglio comunale

martedì 3 maggio 2016 12.24

«Solo degli irresponsabili possono votare la delibera predisposta dall'amministrazione comunale, soprattutto alla luce delle riserve espresse dall'organo di revisione del Comune». Così Antonio Procacci preannuncia il voto contrario del movimento Trani#ACapo alla ricapitalizzazione di Amiu. «E' incredibile quello che stanno per fare", prosegue il portavoce del movimento. "Hanno perso quasi un anno per decidere di ricapitalizzare Amiu senza un euro di liquidità, apportando crediti che erano stati dichiarati inesigibili e beni di cui il Comune non può disporre». «Sia la ricicleria che l'isola ecologia», aggiunge il consigliere di Trani#ACapo Maria Grazia Cinquepalmi, «rientrano infatti nell'elenco dei beni demaniali del Comune e pertanto sono indisponibili. Per non parlare del fatto che sono stati sovrastimati: la ricicleria, in particolare, che nell'ultimo bilancio valeva poco più di 400mila euro, ora vale 3 milioni di euro. Una struttura abbandonata, con macchinari inutilizzabili e che non ha alcun senso di esistere senza la discarica». «Hanno chiesto una perizia giurata al tribunale: che fine ha fatto? Perché non è allegata alla proposta di delibera? Quindi dovremmo fidarci esclusivamente dell'ingegner Affatato? Ma ripeto, foss'anche una valutazione congrua, e non lo è, resta il fatto che quei beni sono indisponibili e quindi non possono essere conferiti al patrimonio di Amiu e lo dicono chiaramente sia il prof. Ziruolo che l'organo di revisione del Comune».

«Lo stesso discorso vale per i crediti», aggiunge il capogruppo di Trani#ACapo Aldo Procacci. «L'ipotesi di conferire quella somma fu stralciata nella delibera del 28 dicembre, oggi ce la ripropongono, peraltro in un momento in cui il Comune si trova in gestione provvisoria e dunque non può compiere questo genere di operazioni. E che dire delle riserve dell'organo di revisione sulla situazione di equilibrio economico, con rischio di ulteriori ricapitalizzazioni? Stanno facendo una mera operazione contabile, che non risolve minimamente i problemi di Amiu».

«La dirigente dell'area finanziaria del Comune, i revisori dei conti, il segretario generale, la maggioranza e tutti coloro che stanno avallando questa assurda operazione se ne assumeranno tutte le responsabilità», conclude Antonio Procacci. «I dipendenti di Amiu non l'hanno ancora capito, continuano a farsi prendere in giro, ma questa ricapitalizzazione sta segnando la morte dell'azienda. Ai cittadini di Trani, invece, vogliamo dire che l'amministrazione non solo sta mettendo in serio pericolo la nostra città, ormai a un passo dal dissesto, ma con questa operazione sta dicendo a chiare lettere che vuole che la discarica venga riaperta, con tutti i rischi che questo comporta sulla salute pubblica. E il problema è che con ogni probabilità a gestire la discarica non sarà più l'Amiu di Trani«. «Senza parlare», prosegue Maria Grazia Cinquepalmi, «del fatto che continuano a prenderci in giro sulla raccolta differenziata. Il piano finanziario redatto dal prof. Madaro non prevede un centesimo di investimenti fino al 2018, mentre il piano Conai prevede per il triennio 2016-2017 oltre 3 milioni di euro per l'avvio della differenziata. Questo naturalmente prevederà il pagamento di elevate sanzioni da parte del Comune di Trani e un'ecotassa elevatissima. Ma tanto loro preferiscono la discarica».