Trani, caso Moody’s: già sentito Romano Prodi

L'ex premier critica le valutazioni dell’agenzia. L’agenzia di rating sotto la lente della magistratura tranese

giovedì 13 gennaio 2011 10.28
Per il caso Moody's, l'agenzia di rating finita sotto la lente di ingrandimento della procura tranese per aggiotaggio e "market abuse", il pm Michele Ruggiero ha già ascoltato Romano Prodi. L'incontro è avvenuto martedì a Bologna, dove il professore avrebbe sostanzialmente confermato quando già detto su Moody's, che il 6 maggio scorso era uscita con un report negativo sul sistema bancario italiano, definito «a rischio». «Moody's – dichiarò Prodi - aveva anche detto che Lehman Brothers meritava dieci e lode».

Entro gennaio il pm e il nucleo di polizia tributaria di Bari ascolteranno, a Roma, anche il ministro degli Esteri Franco Frattini, quello al Lavoro, Maurizio Sacconi, e quello all'Economia, Giulio Tremonti. Mentre in procura a Trani, nei prossimi giorni, arriveranno Marco Cecchi de' Rossi, managing director di Fitch Italia; Corrado Passera, ceo del gruppo Intesa San Paolo, e Corrado Faissola, ex presidente dell'Abi. Tutti dissentirono dalla valutazione di Moody's.

Il pm attende in procura anche il senatore Idv, Elio Lannutti, presidente nazionale dell'Adusbef, e Rosario Trefiletti, a capo di Federconsumatori, che hanno presentato l'esposto che ha portato all'apertura dell'inchiesta. c. c.
Sotto la lente di ingrandimento della procura di Trani quanto accadde il 6 maggio scorso quando, a mercato aperto, Moody's diffuse via internet comunicati in cui esprimeva giudizi sul sistema italiano definito "a rischio", contagiato dalla crisi finanziaria della Grecia. Nonostante la successiva correzione di tiro da parte di Moody's, secondo la denuncia di Federconsumatori e Adusbef, i titoli italiani crollarono in Borsa.