Trani, le suore di clausura del monastero di San Giovanni hanno un blog
L’autrice è la madre badessa
mercoledì 24 novembre 2010
16.23
Le suore di clausura del monastero di San Giovanni di Trani hanno un blog. La notizia, assolutamente curiosa, è stata rilanciata dall'agenzia Ansa. A dare il via libera all'iniziativa è stata la madre badessa, suor Maria Massimiliana dell'Immacolata Concezione: sono suoi i post e tutto quanto è pubblicato nel blog delle Clarisse (http://www.monasteroclarissetrani.blogspot.com/).
La madre badessa spiega l'iniziativa come uno strumento per avvicinare i giovani a Gesù. Di sicuro, l'effetto mediatico della notizia gioca a suo favore. Nella home page del sito c'è una preghiera di benvenuto per i navigatori virtuali: «Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Il Signore vi benedica e vi custodisca. Siate sempre amanti delle anime vostre e di tutte le vostre sorelle, e siate sempre sollecite nell'osservare quelle cose che avete promesso al Signore. Il Signore sia sempre con voi e voglia il Cielo che voi siate sempre con lui».
L'autrice del blog presenta la sua casa spirituale: «Un Monastero di antica e aristocratica fondazione (1477) divenuto per concessione della sacra congregazione del Tridentino, Consiglio monastero di clausura Papale nel 1570. In applicazione alla legge sarda del 19 maggio 1855 che soppresse gli ordini religiosi, le 70 monache presenti abbandonarono il Monastero per trovare accoglienza presso altre case religiose.Vi faranno ritorno nel 1888 utilizzando antiche case adiacenti la Chiesa di San Giovanni. Dal 1967 il nuovo Monastero sito in via Andria edificato su suolo donato dall'indimenticabile Benefattore Monsignor Altobello, fratello della Madre Abbadessa Imelde. Racchiude in sé come scrigno prezioso la comunità delle sorelle di SantaChiara guidate con saggia attenzione dalla Madre Abbadessa Maria Massimiliana dell'Immacolata Concezione».
Il sito, coperto da copyright, è on line da questo mese. Il primo contenuto postato è dedicato a Chiara d'Assisi: «Chiara di Assisi può essere definita una donna tra silenzio e memoria, per molte ragioni. La fonte più importante per conoscere Chiara d'Assisi, è la legenda sanctae Clarae Virginis, scritta per ordine del papa in occasione della sua canonozzazione.Chiara ha scelto di vivere tutta la sua vita raccolta in un silenzio monastico. Ma silenzio e memoria sono anche i tratti estremi della situazione delle fonti che si riferiscono alla donna di Assisi. Le testimonianze da un lato narrano e dall'altro tacciono.Ogni tentativo di ricostruzione storica del profilo si gioca inevitabilmente tra questi due estremi. Il silenzio e la memoria infine sono anche le due caratteristiche del luogo di San Damiano, dove Chiara ha scelto di vivere,in compagnia di qualche decina di compagne,per oltre quarant'anni della sua vita. Certamente spazio di silenzio, date le sue caratteristiche di claustrum monastico, San Damiano è divenuto il luogo della memoria e Chiara, accorta custode della mamoria francescana».
La madre badessa spiega l'iniziativa come uno strumento per avvicinare i giovani a Gesù. Di sicuro, l'effetto mediatico della notizia gioca a suo favore. Nella home page del sito c'è una preghiera di benvenuto per i navigatori virtuali: «Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Il Signore vi benedica e vi custodisca. Siate sempre amanti delle anime vostre e di tutte le vostre sorelle, e siate sempre sollecite nell'osservare quelle cose che avete promesso al Signore. Il Signore sia sempre con voi e voglia il Cielo che voi siate sempre con lui».
L'autrice del blog presenta la sua casa spirituale: «Un Monastero di antica e aristocratica fondazione (1477) divenuto per concessione della sacra congregazione del Tridentino, Consiglio monastero di clausura Papale nel 1570. In applicazione alla legge sarda del 19 maggio 1855 che soppresse gli ordini religiosi, le 70 monache presenti abbandonarono il Monastero per trovare accoglienza presso altre case religiose.Vi faranno ritorno nel 1888 utilizzando antiche case adiacenti la Chiesa di San Giovanni. Dal 1967 il nuovo Monastero sito in via Andria edificato su suolo donato dall'indimenticabile Benefattore Monsignor Altobello, fratello della Madre Abbadessa Imelde. Racchiude in sé come scrigno prezioso la comunità delle sorelle di SantaChiara guidate con saggia attenzione dalla Madre Abbadessa Maria Massimiliana dell'Immacolata Concezione».
Il sito, coperto da copyright, è on line da questo mese. Il primo contenuto postato è dedicato a Chiara d'Assisi: «Chiara di Assisi può essere definita una donna tra silenzio e memoria, per molte ragioni. La fonte più importante per conoscere Chiara d'Assisi, è la legenda sanctae Clarae Virginis, scritta per ordine del papa in occasione della sua canonozzazione.Chiara ha scelto di vivere tutta la sua vita raccolta in un silenzio monastico. Ma silenzio e memoria sono anche i tratti estremi della situazione delle fonti che si riferiscono alla donna di Assisi. Le testimonianze da un lato narrano e dall'altro tacciono.Ogni tentativo di ricostruzione storica del profilo si gioca inevitabilmente tra questi due estremi. Il silenzio e la memoria infine sono anche le due caratteristiche del luogo di San Damiano, dove Chiara ha scelto di vivere,in compagnia di qualche decina di compagne,per oltre quarant'anni della sua vita. Certamente spazio di silenzio, date le sue caratteristiche di claustrum monastico, San Damiano è divenuto il luogo della memoria e Chiara, accorta custode della mamoria francescana».