Trani, porto giungla
Prorogata l'ordinanza per la musica, non per il traffico: caos e polemiche. Si è tornati al far west. Auto in transito a pochi metri dai tavolini
lunedì 1 ottobre 2012
11.09
Trani, così come tutto il sud Italia, sta vivendo una lunga coda dell'estate. Per venire incontro alle esigenze dei titolari dei locali della movida (concentrati quasi tutti nell'area portuale), il sindaco di Trani, Gigi Riserbato, ha firmato un'ordinanza di proroga degli orari per la diffusione della musica nelle ore serali. Fino al prossimo 31 ottobre, gli esercizi pubblici possono protrarre l'orario di diffusione della musica fino a mezzanotte il lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, spingendosi il venerdì ed il sabato fino alle 2.
Nell'ordinanza si specifica che non sono comunque ammesse fonti di emissione sonore apposte su pareti e vetrate così come si stabilisce ancora una volta il rispetto delle normative vigenti per ciò che concerne la musica dal vivo e l'utilizzo di impianti esterni di amplificazione. In assenza di controlli, nelle ultime settimane, alcuni locali del porto hanno fatto il bello e cattivo tempo. Diverse segnalazioni sono giunte alle Forze dell'ordine per lamentarsi del fracasso ben oltre i limiti consentiti, sia di orario che di decibel. Al commissariato di Polizia sarebbe giunta anche una telefonata da parte dei Padri Barnabiti, ma l'elenco degli scontenti è decisamente nutrito.
Ad una proroga dell'ordinanza per la musica non ha fatto seguito una proroga dell'ordinanza per la chiusura del porto alle auto. Dalla tolleranza zero dei mesi estivi, dall'inizio di settembre si è passati alla libertà assoluta. E così si è tornati al far west: auto in transito a pochi metri dai tavolini, soste selvagge, bancarelle disseminate qua e la, disagi sia per i pedoni che per gli automobilisti.
Nell'ordinanza si specifica che non sono comunque ammesse fonti di emissione sonore apposte su pareti e vetrate così come si stabilisce ancora una volta il rispetto delle normative vigenti per ciò che concerne la musica dal vivo e l'utilizzo di impianti esterni di amplificazione. In assenza di controlli, nelle ultime settimane, alcuni locali del porto hanno fatto il bello e cattivo tempo. Diverse segnalazioni sono giunte alle Forze dell'ordine per lamentarsi del fracasso ben oltre i limiti consentiti, sia di orario che di decibel. Al commissariato di Polizia sarebbe giunta anche una telefonata da parte dei Padri Barnabiti, ma l'elenco degli scontenti è decisamente nutrito.
Ad una proroga dell'ordinanza per la musica non ha fatto seguito una proroga dell'ordinanza per la chiusura del porto alle auto. Dalla tolleranza zero dei mesi estivi, dall'inizio di settembre si è passati alla libertà assoluta. E così si è tornati al far west: auto in transito a pochi metri dai tavolini, soste selvagge, bancarelle disseminate qua e la, disagi sia per i pedoni che per gli automobilisti.