Un fondo di 500mila euro per i disoccupati

Proposta della CNA: «Utilizziamo i proventi della discarica»

giovedì 17 settembre 2009
La CNA Bat di Trani ribadisce la propria disponibilità a partecipare ad un tavolo di crisi permanente per affrontare la grave situazione occupazionale della città, unitamente ai rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati dei lavoratori e delle associazioni di categoria. Lo comunica con una nota il presidente, Michele de Marinis.

"Nelle more – dice de Marinis – proponiamo che l'Amministrazione Comunale metta a disposizione subito un fondo di 500.000 euro a sostegno delle famiglie dei lavoratori che hanno perso l'occupazione, soprattutto del comparto calzaturiero. La suddetta somma potrebbe essere prelevata dalla voce di bilancio delle entrate per ristoro ambientale che consiste nel contributo, pari a 3 euro per tonnellata, pagato dai Comuni che conferiscono i propri rifiuti urbani nella discarica di Trani, a titolo di indennizzo per il rilevante impatto ambientale procurato al territorio e alla cittadinanza. Tale contributo viene anticipatamente incassato dall'Amiu e successivamente girato al Comune di Trani".

Nel corso dell'anno 2009, nella discarica di Trani, sono stati e continuano ad essere conferiti i rifiuti provenienti da ben 18 Comuni, appartenenti sia all'Ato Ba/1 (Trani, Bisceglie, Andria, Barletta, Canosa, Corato, Ruvo, Molfetta e Terlizzi), sia all'Ato Ba/4 (Altamura, Cassano, Gravina, Grumo, Minervino, Poggiorsini, Santeramo, Spinazzola e Toritto), per un notevole quantitativo di tonnellate versate in discarica, con un contributo per "ristoro ambientale" da incassare di gran lunga superiore alla cifra di 500.000 euro, che per la CNA potrebbe essere destinata ai lavoratori disoccupati.